Non si taglia sulla sanità e sui vigili del fuoco: servono investimenti e assunzioni. Solidarietà alla vertenza dei vigili del fuoco discontinui

Ci sono questioni dirimenti sui quali si misura la credibilità di un sindacato, ebbene ogni volta che sono in gioco posti di lavoro  e stabilizzazione dei precari non dovrebbero esserci divisioni. E nessuno, specie se si tratta di sindacati di base, dovrebbe (il condizionale è d'obbligo) anteporre alla difesa dei lavoratori precari e piu' deboli logiche corporative che finiscono con il barattare indennità e aumenti salariali con politiche occupazionali degne di questo nome.

Da anni nei Vigili del fuoco esiste un problema legato non solo alle retribuzioni dei vigili ma al loro utilizzo, agli strumenti di lavoro e agli organici necessari per lavorare in sicurezza e a tutela del territorio e dei cittadini.

Parliamo dei vigili discontinui, 10 mila attendono la stabilizzazione in un comparto che ha bisogno di organici e strumenti adeguati per far fronte alle continue richieste\necessità. Il 1 Luglio è stata indetta una mobilitazione nazionale promossa dalla cub pubblico impiego e vogliamo manifestare la nostra solidarietà a questa battaglia di civiltà per restituire organici adeguati al corpo dei Vigili del fuoco.

Non si risparmia infatti sulla salute e sicurezza dei cittadini, non si dovrebbero operare tagli ma solo investimenti per vigili del fuoco e sanità

Nonostante varie promesse il Governo non ha stanziato i fondi necessari per la stabilizzazione dei vigili discontinui, personale già formato e addestrato con contratti vergognosi.

Pochi sanno che questi discontinui sono assunti con contratti dalla durata massima di 14 giorni al mese, se poi si ammalano o si infortunano vengono coperti solo per la breve durata del loro contratto che per altro non consente di maturare il tfr e la tredicesima mensilità.

E' quindi arrivato il tempo delle scelte per il Governo e il Parlamento.

Assunzioni subito!

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