Come ti trasformo l'area pisano livornese in zona di guerra.....

Comune di Pisa  e di Livorno: maggioranze diverse ma tutte con il cappello in mano davanti al console Usa
comunicato sgb toscana

Nei giorni scorsi il Console Usa ha visitato i comuni di Pisa e di Livorno interessati all'ampliamento della base militare Usa e Nato di Camp Darby con  noti collegamenti alla ferrovia e al mare che permetteranno rapidi e massicci spostamenti logistici e di armi.
Allo stesso tempo la cronaca locale ha parlato di restituzione di una  trentina di ettari della base Usa all'Italia, una sorta di ritorno alla sovranità di una piccola porzione di macchia mediterranea non dicendo che questa area sarà sede del Comando delle Forze Speciali dell'Esercito che opera a stretto contatto con l'esercito Usa.
Con queste operazioni, realizzate con il supporto e il sostegno delle amministrazioni locali e regionali ,si raggiungono tre obiettivi a lungo inseguiti dalla Nato

  1. collegare la base Usa alla ferrovia e al porto per il trasporto delle armi
  2. costruire un centro di addestramento per le forze del'elite dell'esercito italiano destinate alle zone di guerra
  3. trasformare il territorio pisano e livornese in un'area strategica per l'addestramento e l'approvigionamento militare ricordando la presenza dell'hub militare nell'areoporto di Pisa pensato per equipaggiare e far partire migliaia di uomini in pochi giorni.
Tutto cio' ha un costo elevato non solo a carico dell'amministrazione Usa ma del nostro paese a cui ricordiamo è stato da tempo chiesto di destinare il 2% del alle spese militari  a cui aggiungere il potenziamento\ammodernamento delle strutture militari.

Si spendono enormi capitali sottratti alla manutenzione del territorio, alla sanità e all'istruzione. Ma nessuno ha obiezioni a tal riguardo? Parrebbe proprio di no visto il silenzio assenso, eccetto poche realtà, ai progetti che trasformano l'area pisano livornese in nevralgica per gli scenari di guerra

Commenti