Senza soldi non si mangia: intervista alle lavoratrici per le quali le aziende non anticipano gli ammortizzatori sociali

L'appello lanciato nei giorni scorsi è caduto letteralmente nel vuoto, allora visto che i media ignorano le istanze delle lavoratrici, le abbiamo intervistate noi.

d: lavoratrici degli appalti pubblici senza stipendio?

Da quando le scuole sono chiuse anche noi siamo a casa ma con una grande differenza rispetto al personale comunale: noi non siamo pagate. Abbiamo infatti ben poco da recuperare e poche ferie perchè i nostri contratti part time per poche ore alla settimana ci mettono in una condizione di estrema debolezza. Ancora una volta siamo noi a dovere subire ingiustizie

d Cosa fa la vostra azienda?

In alcuni casi le aziende o le cooperative hanno anticipato i soldi degli ammortizzatori sociali, o meglio li anticiperanno, in altri hanno scelto di non farlo, ad esempio una società per azioni come la Elior.  A molte di noi non resta che indebitarsi, ancora, con le banche, chiedere prestiti con la speranza che ci siano accordati visto che a supporto delle nostre richieste resta uno stipendio cosi' basso da non rappresentare una garanzia. Ci è stato detto di chiedere l'anticipo del Tfr, questi soldi dovrebbero servire per l'acquisto di una macchina o di un mezzo con cui andare a lavoro o per chi puo' permtterselo per acquistare una casa. Invece il Tfr  anticipato diventa una sorta di boccata d'ossigeno per dare da mangiare ai nostri figli. Poi ci hanno detto di  voler anticipare la quattordicesima che dovremmo prendere a Giugno ma ovviamente i ratei mensili saranno fino a quando le scuole non sono state chiuse. Vorrebbero anticipare i ratei della tredicesima ma con tre mensilità part time quanti soldi pensate possiamo prendere?

d cosa vi aspettavate dalle istituzioni locali?

attenzione e rispetto, ascolto almeno ma non sono arrivate risposte all'appello lanciato da noi e da Sgb di intervenire direttamente sulle aziende per ottenere l'anticipo degli ammortizzatori sociali. Siamo amareggiate ma non rassegnate, per anni ci è stato detto che avrebbero riservato maggiore attenzione alle nostre condizioni di vita e di lavoro ma di fatti, ad oggi, ne abbiamo visti ben pochi.

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