Troppe regole per gli ammortizzatori sociali: servono subito e che rispondano al reale fabbisogno

In attesa delle istruzioni Inps per le domande di cassa integrazione ordinaria o per l’assegno ordinario del Fondo di integrazione salariale sono necessarie alcune precisazioni.  Le misure intraprese sono insufficienti e già sappiamo che un analogo provvedimento del Governo sarà assunto ad Aprile, ci sono categorie colpite dalla crisi economica rimaste oggi inspiegabilmente escluse. E gli ammortizzatori arriveranno,  per fortuna con validità retroattiva, in ritardo perchè nel frattempo saranno passate settimane senza lavoro e senza stipendio (visto che numerose aziende e cooperative stanno già parlando di non avere liquidi sufficienti ai pagamenti)

Per la cassa in deroga occorre l’accordo preventivo tra la Regione e le organizzazioni sindacali rappresentative a livello nazionale ma in attesa delle classiche istruzioni provenienti dall'Inps passeranno settimane prima di vedere i primi soldi. La domanda infatti puo' essere inoltrata entro la fine del quarto mese da quando è stata sospesa o ridotta l'attività lavorativa, l'interesse comune è non perdere tempo ma molto dipenderà da quanto snelle saranno le pratiche da intraprendere.

E dall'Inps passeranno tutte le richieste degli ammortizzatori sociali, incluse quelle del fondo Fis, la domanda andrà quindi rivolta all'Inps dall'azienda attraverso i servizi on line con le aziende che anticiperanno i soldi sperando in un rapido rimborso.

La domanda che sorge spontanea è sempre la stessa: Inps e Regioni saranno attrezzate e all'altezza della situazione con tanti dipendenti oggi in smart working?  E vista la grande quantità di domande inoltrate il personale sarà sufficiente ? E' una sfida per tutta la Pubblica amministrazione, accettare la sfida informatica  e tecnologica per assicurare gli ammortizzatori sociali e per essere all'altezza della situazione le misure eccezionali intraprese per le assunzioni in sanità dovrebbero riguardare , almeno in parte, altri settori pubblici.

Ha poco senso oggi, con il propagarsi del virus, continuare a parlare di zona rossa e gialla, di certo l' Inps  dovrà essere capace di pagare gli ammortizzatori sociali e non vorremmo ritrovarci nella situazione di caos con le ultime aziende a fare richiesta penalizzate con tempi lunghi prima dello stanziamento economico necessario.

Altro aspetto da prendere in esame è la esclusione dagli ammortizzatori di chi è stato assunto dopo il 23 Febbraio, il Governo dovrà intervenire e correggere il tiro per non penalizzare questi lavoratori.

Chi è stato assunto tra il 24 febbraio e il 16 marzo da imprese  di industria e commercio con più di 5 dipendenti sarebbe escluso dalla integrazione salariale il che spingerebbe le aziende a licenziare questi lavoratori per il cosiddetto giustificato motivo oggettivo anche se  la Legge appena approvata esclude i licenziamenti di questo tipo. Ma se non arriverà il licenziamento perchè non dovrebbe arrivare la integrazione salariale? Un errore grossolano da correggere in fretta!




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