Virus e Contagi: tra statistiche ufficiali e i ritardi del Governo e degli Regioni

A fine Dicembre , in Cina, il coronavirus iniziava a colpire, dopo Epifania il contagio ha iniziato a diffondersi in una Regione del paese ove vivono 60 milioni di abitanti.

A fine Gennaio il premier Conte, intervistato in Tv, annuncio' che il nostro paese sarebbe stato pronto ad affrontare l'emergenza avendo predisposto misure atte a contenere il contagio

A metà Febbraio iniziano a morire anziani in Lombardia e in Veneto, invece di chiudere le attività produttive, gli stadi, i magazzini, i luoghi di aggregazione, si è scelto , scelleratamente a fatti compiuti, di mantenerli aperte provocando la diffusione del Contagio

Attorno all'8 Marzo arriva la gara Consip per l'acquisto di mascherine quando da settimane era chiaro che non risultavano reperibili sul mercato, che in Italia da tempo non venivano prodotte, al pari dei macchinari per la respirazione artificiale e di altri DPI, perchè giudicati prodotti troppo poco redditizi avendo da tempo delocalizzato la produzione.

Oggi, a fine Marzo, le mascherine annunciate sono assai meno di quelle arrivate nelle Regioni tanto che perfino quotidiani nazionali dedicano ampi articoli all'argomento.

Il numero dei morti stando alle statistiche ufficiali, è già oggi di gran lunga superiore alla Cina dove il virus aveva coinvolgo un'area densamente popolata (quasi la totalità della popolazione italiana).

In Italia arrivano medici e forniture da Cuba, Russia e Cina, si costruiscono ospedali da campo, menzioniamo uno studio tra i tanti giusto per rendere l'idea di quanto abbiamo appena scritto (https://www.corriere.it/salute/malattie_infettive/20_marzo_27/studio-ispi-ecco-qual-vera-letalita-covid-19-italia-b95d19cc-7029-11ea-82c1-be2d421e9f6b.shtml)

Ad oggi le cliniche moderne e private non ci risulta siano state requisite per utilizzarle nella lotta al virus, la giornata odierna si chiude con circa 1000 morti e sempre alcuni giornali asseriscono le il numero dei morti da contagio sia assai piu' elevato di quello delle statistiche ufficiali.

L'augurio che tutta vada per il verso giusto è da noi condiviso ma allo stesso tempo siamo certi che nel sistema di prevenzione e lotta del virus qualcosa non abbia funzionato, che a prevalere siano state , per settimane, le logiche del profitto su quelle della salute e alcune decisioni utili a contenere i contagi non siano state assunte per le troppe pressioni da parte dei poteri forti.

Gli assertori dell'autonomia differenziata, del depotenziamento del ruolo statale sono poi gli stessi ad avere tagliato risorse e assunzioni in Sanità o nell'opera di sanificazione\igienizzazione con appalti a ribasso succedutisi per anni.

La medicina di base e preventiva ridotta al collasso, le privatizzazioni, le logiche speculative sulla nostra salute sono queste alcune delle principali cause di un contagio tutt'altro che debellato.

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