Dalla dissoluzione della Yugoslavia ad oggi: discutendo attorno al testo di Gianmarco Pisa
Di terra e di pietra
di LAURA TUSSI
Recensione al volume di Gianmarco Pisa, Di terra e di
pietra. Forme estetiche negli spazi del conflitto, dalla Jugoslavia al
presente, Multimage, Firenze 2021
Il volume di Gianmarco Pisa, Di terra e di pietra. Forme estetiche
negli spazi del conflitto, dalla Jugoslavia al presente, Multimage, Firenze
2021, tratta di una ricerca di ampio respiro che, dal punto di vista della
metodologia adottata, fa suo un approccio di ricerca azione nel senso che parte
da una ricognizione dei più significativi luoghi della memoria e dei contesti
del patrimonio monumentale del periodo Jugoslavo. Luoghi presenti nei paesi dei
territori dell’ex Jugoslavia, tramite la cui osservazione si avvia un’indagine
sul campo che l’autore, Gianmarco Pisa, ha portato in diverse località per
effettuare un’analisi e uno studio approfondito, cercando di mettere in
sinergia, proprio a partire da questo contatto diretto con i luoghi e i loro
spazi, osservazioni attente a questi straordinari ambienti sociali e culturali.
I monumenti e le sculture del primo periodo del dopoguerra, in stile
realista socialista, caratterizza i memoriali e i mausolei del periodo
jugoslavo maturo, che in realtà alternano forme di razionalismo e simbolismo
monumentale e caratterizzano quel particolare fenomeno estetico e culturale che
è il modernismo jugoslavo, fino alle ultime risultanze e le loro degenerazioni
tipiche del periodo che va dagli anni Ottanta fino agli anni Novanta, e
accompagnano la dissoluzione della Jugoslavia socialista.
Infine, il ciclo di guerre degli anni Novanta rappresentano infatti nel
loro insieme un contenuto estetico e figurativo di potente valenza simbolica e
di primaria importanza, ma costituiscono al tempo stesso una filigrana
attraverso la quale leggere l’evoluzione di un contesto storico e sociale
decisivo e le cui sperimentazioni conservano una rilevante attualità:
dall’autonomia e dall’indipendenza senza allineamento, ma con autogestione,
pluralismo culturale e antifascismo.
Il percorso della ricerca azione si è sviluppato entro un arco di tempo
molto ampio, dal momento che fa tesoro anche delle precedenti elaborazioni e
degli sviluppi che hanno riguardato i progetti per i Corpi Civili di pace nei
Balcani occidentali in generale.
I progetti hanno rappresentato il tempo della ricerca finalizzata alla
realizzazione di questo importante scritto.
Ovviamente data la sua imminente vocazione sociale e culturale, l’autore ha
inserito nel volume anche un ampio inserto fotografico, con numerose foto che
consentono di visualizzare le forme e le caratteristiche di questi luoghi
culturali.
La connessione di forma e contenuto dei memoriali del periodo della
Jugoslavia socialista, costituiscono con le loro caratteristiche estetiche, i
loro rimandi semantici, un vero e proprio patrimonio culturale, e rappresentano
un veicolo formidabile dal quale leggere alcune caratteristiche e i messaggi
salienti del periodo jugoslavo, dal portato della resistenza dell’eroica lotta
partigiana antifascista fino alla costruzione dell’inedito esperimento
Jugoslavo e al socialismo della fratellanza e dell’unità.
Ecco perché in definitiva la ricerca azione attraversando luoghi e città,
esplorando monumenti e mausolei, opere d’arte e sculture monumentali si
interroga, sul nesso tra pace, giustizia e cultura nel senso della
trasformazione costruttiva del conflitto, nel superamento delle lacerazioni del
dopoguerra e del ripristino di itinerari di comprensione e di convivenza,
approfondendo in particolare la questione cruciale del nesso tra cultura e
pace.
Se da un lato i luoghi della memoria sono quelli in cui si esercitano le
memorie pubbliche e le memorie collettive e a partire dai quali si forgiano e
definiscono identità sociali e narrazioni pubbliche, dall’altro lato la
cultura, con le forme che veicola e i valori che trasferisce, può servire la
pace, una pace positiva di messaggi che riguardano la giustizia sociale e i
diritti umani per tutte e per tutti.
Commenti
Posta un commento