I Tempi del Pola

La Funzione Pubblica  è di nuovo intervenuta per sollecitare gli Enti ad adottare il  Pola, il piano dello smart working che a distanza di mesi non è ancora partito. Gli Enti locali hanno non solo le Linee Guida del decreto del 9 dicembre ma anche alcuni modelli già predefiniti per il «Piano organizzativo per il lavoro agile» (Pola). 

Che cosa devono fare gli Enti?

Collocare il Pola entro il Piano della Performance, predisporre il Piano con relativi numeri e prevedendo la gestione di nuovi servizi con la modalità smart.

Gli Enti dovranno cosi' dire una volta per tutte. quali e quante attività,  con quali numeri e strumenti saranno gestite attraverso la modalità agile previo confronto con le organizzazioni sindacali e fermo restando che almeno il 60% degli organici dovrebbe essere impiegato in modalità agile partendo dal personale interessato e che ne farà esplicita richiesta.

Gli enti dovranno allargare il numero delle attività «smartabili», uscire dalla situazione di emergenza operando le necessarie scelte logistiche (ad esempio gli spazi di co-working) mappando tutte le attività gestibili con la modalità agile

Sempre gli Enti dovranno individuare le figure responsabili di questi processi., al contempo le amministrazioni dovranno predisporre un piano e un cronoprogramma per ampliare con gradualità lo smart dentro un piano triennale come prevedono le Linee Guida.

Alla luce di questi fatti crediamo, al di là del nostro giudizio critico e severo sullo smart, che non ci siano piu' alibi per le amministrazioni

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