Quasi 28 mila docenti in pensione.... Le nuove assunzioni previste dalla Legge di Bilancio sono insufficienti per garantire il diritto alla istruzione

Fin da ora sappiamo che il prossimo anno scolastico, soprattutto nel centro Nord, avverrà con carenze di organico a dir poco preoccupanti.

Non è ammesso, a fine estate, trovarsi con vuoti di organico tali da far partire le scuole a singhiozzo visto che con tanti mesi di anticipo ne siamo al corrente.  Stando infatti ai dati forniti dal ministero dell’Istruzione, usciranno 27.592 docenti ,16mila  delle quali in Quota 100, alle quali aggiungere migliaia di unità tra il personale amministrativo ed Ata.. Se poi consideriamo anche i presidi il personale in uscita dalla scuola potrà superare 35 mila unità, gran parte delle quali nelle regioni del Centro Nord. 

Sappiamo che migliaia saranno le cattedre scoperte e i posti vacanti-supplenti da nominare con oltre la metà dei posti vacanti coperti da nomine a tempo determinato. 

Il mondo della scuola si regge ormai su nomine a tempo e anno dopo anno ci rendiamo conto che le assunzioni di ruolo sarebbero sempre piu' necessarie soprattutto in epoca pandemica con un elevato numero di personale colpito dal covid . Se poi aggiungiamo le normative anticontagio, possiamo concludere che le previsioni assunzionali del Ministero sono del tutto insufficienti considerato poi il fatto che i tempi dei nuovi concorsi saranno destinati, sempre per il Covid, ad allungarsi

Non è dato sapere altro se non pensare che il protocollo nazionale sulla riapertura del 7 gennaio, a cui aggiungere il rebus sui trasporti, sono fonte di preoccupazione per la tenuta del sistema scolastico pubblico.

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