Cosa accadrà nel pubblico Impiego e dei servizi pubblici? Intervista ad alcuni delegati della Cub Toscana

 d. Nonostante lo sciopero generale stanno proseguendo le trattative per i rinnovi contrattuali..

Un tempo, con la proclamazione dello sciopero generale, si sarebbero arrestati tutti i tavoli sindacali,  non è questa la sede per parlare del 16 Dicembre ma è bene sapere che da mesi va avanti una trattativa per rinnovare i contratti dei comparti in cui è suddivisa la Pubblica amministrazione.  Le trattative partoriranno intese ben diverse dalle piattaforme contrattuali presentate 3 anni fa,  non esiste democrazia visto che dovrebbe essere lasciata alla forza lavoro la prima e l'ultima parola sulle intese da sottoscrivere. Le trattative hanno via via introdotto tutti gli argomenti cari al Governo e recepite le varie direttive Brunetta, non ultima quella sullo smart working avvenuto con decurtazioni economiche, l'intero quadro della contrattazione è stato stravolto dalle imposizioni del Governo e per quanto riguarda enti locali e sanità continua a pesare il contenimento di spesa la cui revisione riguarderà Province e Città metropolitane ormai arrivate al collasso per mancanza di personale. Non viene detta una parola sulle stabilizzazioni dei precari, insomma di contenuti progressivi ne troveremo ben pochi

D Perchè dei contratti nella Pa si parla poco?

Nessuno, ripetiamo nessuno, tra sindacati di base e realtà giornalistiche o conflittuali, ha mai voluto analizzare questi rinnovi contrattuali, quando lo si fa ci si limita alla parte economica o preferiamo attendere il testo finale prima di esprimere qualche giudizio.  Noi crediamo che nella Pa il Governo stia introducendo novità che poi riguarderanno anche altri settori, è una sorta di laboratorio con il silenzio assenso delle sigle firmatarie di contratto che premono per le elezioni Rsu dove racconteranno meraviglie sul loro operato. Qualcuno dovrebbe poi spiegare come sia possibile rinnovare le Rsu senza poter fare assemblee in presenza nei luoghi di lavoro causa pandemia, vince la democrazia virtuale. Se le elezioni politiche sono un rischio per la salute e la stabilità del paese, quelle per rinnovare le elezioni RSU sono invece una opportunità?

d E a tal riguardo il vostro giudizio?

A nostro avviso questi contratti seguono una linea regressiva: approfittare dei rinnovi (tre anni di ritardo) per introdurre sostanziali novità a partire dalla costruzione dell'area quadri e con il depotenziamento del ccnl a favore del contratto di secondo livello. Siamo in presenza di un modello vincente, quello della Cisl e della performance pur riveduta e corretta dopo 20 anni di clamorosi insuccessi. Poi si scaricheranno, come accaduto negli ultimi 3 anni, istituti contrattuali nazionali sulla contrattazione di secondo livello, spetterà alla Rsu deciderne criteri e importi ma da qui ad avere certezza del finanziamento corre grande differenza e i fondi aggiuntivi in ogni caso non basteranno per accrescere indistintamente tutti gli istituti contrattuali, alcuni dei quali fermi da lustri. Aumentare gli importi di alcuni istituti contrattuali per ridurre la produttività, è quanto accaduto con le Rsu, a primavera saranno rinnovate, chiamate a svolgere un ruolo non solo subalterno ma di mediazione al ribasso.

D Fateci capire meglio...

Se decidi l' aumento di alcuni istituti contrattuali dovrai prima stabilirne la cifra, finanziare gli importi e rinviare il tutto alla contrattazione decentrata ma con importi già definiti. Ci sono Enti locali nei quali le indennità della Pm sono elevate a discapito di tutte le altre, se paghi di più i vigili mancheranno i soldi per le altre figure professionali, la coperta è troppo corta e questa disparità di trattamento non solo anticipa l'autonomia differenziata ma al contempo,  ci pare evidente anche per chi non voglia vedere, si depotenzia la contrattazione nazionale alimentando disuguaglianze da Ente ad Ente e mettendo in contrapposizione settori e lavoratori. Se aumenti una indennità a discapito di un'altra cosa hai ottenuto? Dividi i lavoratori e trasformi il sindacato in lobby di settore...

Si parla di nuove procedure per le progressioni economiche che non sono solo ostacolate solo dalle esigue risorse stabili nella contrattazione integrativa ma da interventi della Magistratura contabile per limitarle sempre più e anche di questo non vuol parlare in ambito sindacale. E il sindacato non ha messo in campo alcuna azione contro l'operato della Magistratura contabile accettando in partenza il principio guida della riduzione del debito e dei costi del personale.

Poche risorse aggiuntive, aumenti tabellari irrisori, riforma dei profili professionali, il permanere della performance, depotenziamento del contratto nazionale, è quanto riserveranno i prossimi rinnovi contrattuali

D i sindacati confederali parlano di maggiori diritti

Sono forse i diritti individuali come i permessi personali e per visite specialistiche, magari saranno fruibili nella stessa giornata piu' permessi (ma non cumulativamente) visti gli oggettivi impedimenti riscontrati da tante lavoratrici.  Un pò come accade con i diritti civili che vengono rafforzati quando i diritti sociali invece subiscono contrazioni come del resto il potere di acquisto e di contrattazione dei salari. Ci sembra assai pericoloso stabilire i valori delle indennità all'interno della contrattazione decentrata. è la classica vittoria di Pirro perchè senza i dovuti finanziamenti saranno i lavoratori e le lavoratrici a pagarsela di tasca propria con la riduzione della produttività. E ancora una volta si tace sulla performance, sul potenziamento del welfare aziendale, sul silenzio assenso truffaldino imposto ai neo assunti per favorire il fondo contrattuale della Previdenza integrativa. Di quale diritti parliamo allora se un neo assunto rimarrà a lavorare fino a 70 anni di età e per non riscuotere una pensione da fame deve rinunciare al suo Tfr per costruirsi una previdenza alternativa?

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