Incrementiamo i fondi della produttività ?

 L' articolo 3 del Dl 80/2021 prevede la possibilità che i futuri contratti nazionali superino i tetti\vincoli al trattamento accessorio fermi ai livelli previsti nell'anno 2016 quando minore era la spesa di personale. Con le nuove assunzioni sarebbe logico incrementare non solo i fondi della produttività ma anche tutti gli istituti contrattuali destinando ai fondi stessi risorse adeguate. 

Il rischio che corriamo è duplice, da una parte avere fondi di poco conto, incapaci di accrescere gli istituti contrattuali senza tagliare la produttività legata alla performance.

  • Aumenti contrattuali degni di questo nome dovrebbero prevedere
  • incrementi per tutti gli istituti contrattuali
  • aumento della spesa di personale
  • adeguati incrementi del tabellare

 Con l'ultimo contratto invece hanno dato mandato alle Rsu di rivedere l'importo di vari istituti contrattuali ma senza avere i fondi necessari per farlo e così gli incrementi hanno determinato la riduzione della produttività

Le Rsu sono ormai divenute uno strumento nelle mani di interessi di settore e non sempre svolgono un ruolo adeguato a rappresentare gli interessi della totalità del personale, ci sono casi nei quali si sono incrementate le indennità della Pm e non tutte le altre o viceversa mortificando alla fine le professionalità dei dipendenti e le loro legittime attese di incremento salariale

Altro aspetto importante da prendere in esame riguarda le Posizioni organizzative il cui incremento dovrebbe gravare sul bilancio dell'Ente visto che a deciderne i numeri e gli importi sono i vertici aziendali e non i lavoratori e le lavoratrici

 

Prendiamo ad esempio le somme per la retribuzione di posizione e di risultato delle  posizioni organizzative, il contratto in teoria prevede importi di un certo tipo che non possono essere erogati per non superare i tetti vigenti. In questo modo si depotenzia la stessa contrattazione nazionale che stabilisce dei principi poi negati  e la situazione è divenuta ancora più critica dopo la decisione della Ragioneria generale dello Stato che include anche  il trattamento accessorio del segretario comunale o provinciale. 

Noi crediamo che si debba

  • eliminare l'articolo 23, comma 2, del Dlgs 75/2017 e tutti i tetti di spesa 
  • prevedere nei prossimi contratti nazionali l'ammontare delle indennità e finanziare adeguatamente il fondo  (turnazioni, reperibilità, servizio esterno per la Pm, condizione lavoro)
  • far ricadere la spesa delle Po interamente sul bilancio degli Enti
CUB COMUNE DI PISA

  


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