Macerata: non un fatto isolato
Macerata,
Firenze, Rosarno: stragi di capitalismo.
Un
nazista dichiarato, ex candidato della Lega, a Macerata il 3 febbraio
ha sparato a 6 persone, 6 africani.
Saluto
romano, avvolto nella bandiera italiana, all’arresto ha gridato
“Viva l’Italia”. Una scia di sangue che riecheggia la strage di
Firenze e quella di Rosarno, solo per ricordare le più gravi.
A
destra, e a sinistra, dopo aver “deprecato” l’accaduto, tutti
hanno comunque ripetuto che “l’immigrazione è un problema”,
dato che siamo in periodo elettorale e fare appello alla “pancia”,
ai peggiori istinti, paga elettoralmente. Non manca chi arriva a difendere l’autore della sparatoria esponendo uno
striscione in cui è scritto: “Pieno sostegno a Luca Traini”
Quale
problema?
“Gli
immigrati ci rubano il lavoro”:
balle spaziali, il lavoro ce l’hanno rubato i nostri padroni
“italianissimi” che, tra i primi al mondo, per massimizzare i
loro profitti hanno delocalizzato la produzione, chiudendo le
fabbriche e portandole nei paesi poveri, guadagnandoci così due
volte: paghe da fame all’estero e paghe da fame e cancellazione di
ogni diritto conquistato dai lavoratori nel nostro paese, col ricatto
del licenziamento.
Dobbiamo
difendere i nostri valori”:
ma quali sono questi valori? Prima di tutto il valore assoluto è, da
decenni, “il mercato”. In nome del mercato sono stati tagliati
sanità, scuola, assistenza e la possibilità di avere un futuro da
tutti i giovani, italiani e non, con misure come il Job Act. E quando
ci si ribella, come è avvenuto a Rosarno nel 2010, dove i
raccoglitori di arance e pomodori vivono tuttora in condizioni di
schiavitù, ecco il solito “folle” che spara e uccide.
Di
sfruttamento non muoiono solo gli “immigrati”, perché i padroni
non sono razzisti, sfruttano allo stesso modo bianchi e neri. Nel
2015 e nel 2017 due donne italiane, braccianti nelle campagne di
Andria e di Taranto, sono morte - letteralmente - di sfinimento.
“Prima
di tutto gli italiani”:
noi e loro, ma chi sono questi “noi” e questi “loro”? Con chi
condividiamo le nostre condizioni di vita e di lavoro, di
sfruttamento …. con i “nostri” padroni italiani o con gli altri
lavoratori, di qualsiasi colore e provenienza siano? Padroni che,
mentre si lanciano contro gli immigrati al grido “Prima gli
italiani”, sfruttano in modo sempre più intensivo sia gli operai
italiani che quelli “stranieri”.
Chi
sono i nostri veri nemici?
“Viva
l’Italia”, ha gridato
il nazista: quale Italia, quella degli industriali e dei banchieri,
per salvare i quali i soldi ci sono sempre? Quell’Italia che spende
64 milioni di euro
al giornoper le forze armate, per partecipare in prima fila alle guerre che
portano fame e morte nei paesi da cui gli “immigrati” sono
costretti a fuggire e lauti profitti a petrolieri, industrie degli
armamenti ecc......
SINDACATO
GENERALE DI BASE-PISA
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