DDl Pillon: se lo conosci lo combatti!

Il disegno di legge Pillon è arrivato in commissione Giustizia del Senato lo scorso 10 settembre 2018. Il senatore Pillon è stato eletto nelle liste della Lega, è un attivista del Family day, contrario all'aborto e al rinoscimento delle unione civili.
Una ventata di restaurazione che rischia di trasformarsi in tempesta se pensiamo anche alle numerose amministrazioni locali che stanno uscendo dalle Reti \iniziative nate a sostegno dell'allargamento dei diritti civili, a favore delle unione civili e di altro ancora.
Non è un mistero che sul terreno dei diritti civili le posizioni della Lega siano vicine a quelle di circoli reazionari, un conservatorismo spinto alle estreme conseguenze da mettere in discussione conquiste storiche come l'aborto.
Non stiamo parlando delle pari responsabilità di padri e madri rispetto ai figli in caso di separazione (associazioni di padri separati operano da molti anni avanzando innumerevoli richieste), anzi siamo certi che si voglia deviare altrove l'attenzione per colpire e abbattere, in silenzio, non solo i diritti civili ma la stessa autodeterminazione delle donne.

Pari diritti e doveri dei genitori in caso di separazioni ma si dimentica che nella maggioranza dei casi sono proprio le donne parte lesa di decisioni da loro subite con tutte le ripercussioni negative.

Senza generalizzare è indubbio che il ddl Pillon vede i problemi da un punto di vista specificamente maschile, anzi considera l'uomo parte lesa in casa di separazione, mira a riscrivere in termini patriarcali il diritto di famiglia, minaccia il diritto all'aborto e al divorzio.

Per questo urge schierarsi e appoggiare le mobilitazioni in corso per impedire il sopravvento dell'oscurantismo

Per capirci di piu'

alcuni documenti di critica
 https://nonunadimeno.wordpress.com/2016/11/07/materiali-per-la-stampa/
https://nonunadimeno.wordpress.com/2018/11/09/quiz-no-pillon-nudm-pisa/

Il testo del ddl
http://www.senato.it/leg/18/BGT/Schede/FascicoloSchedeDDL/ebook/50388.pdf

a seguire il comunicato stampa inviato dal Sindacato generale di base di Pisa 

Sgb Pisa sostiene le mobilitazioni contro il ddl Pillon in difesa dell'aborto e del divorzio per fermare l'ondata di oscurantismo religioso che mira direttamente alla riscrittura del diritto di famiglia. Siamo un paese dove uomini e donne non hanno uguali diritti e potere economico, basta vedere i dati relativi ai redditi e all'occupazione, all'importo degli assegni previdenziali per capire che la presunta parità di diritti avrà solo ripercussioni negative sulle donne e sui figli delle famiglie separate
La bigenitorialità  equiparando le forze economiche dei genitori va ad eliminare l'assegno di mantenimento per i figli. In Italia lavora una donna su due, le donne hanno in media il 25% di ricchezza in meno, con un divario nelle coppie del 50%. Chi pagherà la mediazione obbligatoria prevista dal ddl Pillon? Si vuole tornare ai tempi nei quali il matrimonio era un legame indissolubile e l'abbandono del tetto coniugale sanciva l'emarginazione e la miseria delle donne.

Noi al Medioevo non vogliamo tornare perchè la condivisione nel gestire i figli in caso di separazioni non sia il pretesto per attaccare le donne , un po' come accadde quando soppressero quelle norme che permettevano l'uscita anticipata dal lavoro (per le donne) in nome di una parità di genere che veniva invece negata nei fatti.

IL ddl Pillon ci riporta al Medioevo. Noi diciamo di NO!

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