La posta in gioco sui contratti a tempo determinato .

Solo pochi giorni fa , cgil cisl uil e ugl , con accordo collettivo nazionale, hanno vanificato gli effetti del decreto legge sul tempo determinato decidendo, per il settore areoportuale, la stagionalità per la durata di 10 mesi all'anno e cosi' dilatato oltre ogni misura il ricorso stabile ai contratti precari. Se da un lato cgil cisl uil sono responsabili diretti della precarietà sottoscrivendo intese vergognose a carattere nazionale e di secondo livello, dall'altra è difficile pensare che il decreto legge dell'estate 2018 non sia stato scritto per consentire deroghe e scappatoie alla limitata durata dei contratti a tempo determinato.

A pensar male talvolta ci si indovina, certo che tra deroghe ai contratti nazionali, proroghe e scappatoie varie, la via italica al raggiramento delle regole è sempre piu' battuta, specie quando si parla di normative sul lavoro.

Gli ultimi dati statistici dimostrano che i contratti a termine,  gli stagionali e i contratti in somministrazione sono in continuo calo, gli occupati stabili sono 37mila in meno, le imprese e i poteri forti dell'economia chiedono a gran voce normative piu' flessibili in materia di assunzione e licenziamento, i sindacati complici, come fanno da lustri, tacciono e acconsentono mettendo a disposizione il loro potere contrattuale per soddisfare le esigenze padronali.

Potremmo poi precisare che l'asse tra Lega e Confindustria sta avendo la meglio sul mov 5 Stelle ma dopo i vergognosi voltafaccia grillini sul Tav, Tap, Ilva, decreto sicurezza (hanno perfino ritirato gli emendamenti) il tempo della pazienza, e degli italici alibi, è ormai finito.

Le normative, stabilite dall'accordo estivo, sono in vigore dal 1 Novembre e il Governo se non cambierà la legge sicuramente farà di tutto per aggirarne gli effetti, ovviamente con la partecipazione attiva delle associazioni datoriali e sindacali.
Particolarmente ostiche per i padroni restano le causali che, dopo il dodicesimo mese, diventano obbligatorie  e debbono essere inserite in tutte le proroghe e nei rinnovi contrattuali.
I padroni chiedono al Governo di intervenire per pagare meno tasse \contributi e subito il Governo rinvia ai tecnici il compito di cercare soluzioni, per esempio lasciare fuori gli iterinali dall'aggravio contributivo.
.
All'indomani della approvazione del decreto, molti parlarono di una legge inutile che avrebbe cancellato i posti di lavoro (e non acaso settori sindacali e padronali hanno utilizzato analoghi concetti), certo che il Governo doveva vendere l'immagine di unb esecutivo contrario al dilagare dei contratti precari senza per altro mettere mano al jobs act e alla giungla delle norme che hanno disarticolato la centralità del contratto a tempo indeterminato.

Per salvare capra e cavoli, ora si sta cercando una soluzione che permetta al Governo di non rimangiarsi una delle poche promesse elettorali mantenute (la limitazione dei contratti a tempo determinato ma con un decreto che di fatto vanifica l'obiettivo consenteno deroghe e scappatoie) ma allo stesso tempo accontentatre i padroni. Per questo stanno pensando alle  deroghe delle causali da inserire nella contrattazione collettiva  e magari anche rinviando a quella aziendale

E il primo risultato lo abbiamo visto nel trasporto aereo con la stagionalità che puo' arrivare a 10 mesi all'anno e cosi' aggirare ogni limite temporaneo ai contratti a tempo. La posta in gioco è altissima per il Governo e il sindacato, da una parte le esigenze delle imprese e dall'altra la necessità di non cedere ai ricatti evitando che i contratti interinali e a tempo determinato diventino maggioritari come del resto sono già in alcuni settori.

 La questione allora non puo' ridursi solo aa un problema di soldi, se esentare  dallo 0,5% interinali e impieghi stagionali o no, la posta in gioco è decisamente piu' alta e il rischio che corriamo è di sottoscrivere, con il sistema delle deroghe e con accordi  di contrattazione nazionale di secondo livello, cambiali in bianco contro i lavoratori e le lavoratrici.

E le prime cambiali sono già state sottoscritte nei giorni scorsi, iniziando da un settore strategico, quello del trasporto aereo dove il colossale giro di soldi stride con la precarietà diffusa e il sistema degli appalti

Commenti