Fca patteggia una multa negli Usa pari a 26,5 miliardi di euro

 Si conclude con un patteggiamento, che un tempo avremmo definito miliardario, il contenzioso tra Fca, ex Fiat, e la Giustizia Usa.

La Fca, oggi Stellantis, si è dichiarata colpevole solo di alcuni reati contestati dalla giustizia Usa dopo anni di inchieste e di contenziosi giudiziari.

 Il caso ormai è noto e ne hanno dato notizia negli ultimi giorni innumerevoli giornali americani ed europei, parliamo di tangenti ai leaders del sindacato Uaw (metalmeccanici) per 3 milioni di euro, tangenti arrivate mentre erano in corso trattative importanti che poi hanno portato alla applicazione della nuova metrica del lavoro b

 Si conclude con un patteggiamento, che un tempo avremmo definito miliardario, il contenzioso tra Fca, ex Fiat, e la Giustizia Usa.

La Fca, oggi Stellantis, si è dichiarata colpevole solo di alcuni reati contestati dalla giustizia Usa dopo anni di inchieste e di contenziosi giudiziari.

 Il caso ormai è noto e ne hanno dato notizia negli ultimi giorni innumerevoli giornali americani ed europei, parliamo di tangenti ai leaders del sindacato Uaw (metalmeccanici) per 3 milioni di euro, tangenti arrivate mentre erano in corso trattative importanti che poi hanno portato alla applicazione della nuova metrica del lavoro negli stabilimenti Usa. Ed è ormai acclarato che queste tangenti hanno permesso alla azienda di avere il via libera a tutti i processi di ristrutturazione aziendale previsti.

La Giustizia Usa ha appurato un grosso giro di tangenti verso il centro di Formazione sindacale  dal quale leaders sindacali avrebbero attinto per scopi personale come estinguere mutui o altre operazioni che nulla avevano a che vedere con il sindacato stesso.

Questo caso di corruzione ha coinvolto managers e leader sindacali , la Sentenza processuale  è conclusa con la condanna ad anni di carcere e la collaborazione di alcuni imputati che ha permesso di portare alla luce un sistema corruttivo vero e proprio stando a quanto riportato dalla stampa.

Alcuni leaders sindacali avevano utilizzato questi soldi per scopi personali traendone indubbi e indebiti vantaggi economici ma al contempo è stata respinta la causa intrapresa da centinaia di operai meccanici Usa che si ritengono vittime dell'operato sindacale stesso. Di certo la corruzione dei leaders sindacali ha aperto le porte alle intese con il sindacato.

La condanna è avvenuta per la appurata violazione delle regole che disciplinano le Relazioni sindacali negli Usa, è bene  tuttavia ricordare che nel 2015 furono proprio gli operai a bocciare un accordo che prevedeva forti disuguaglianze salariali tra vecchi e nuovi assunti, questi ultimi pagati per lo stesso lavoro ben 9 euro in meno all'ora, la volontà degli operai allora era in aperto contrasto con gli accordi tra sindacato e azienda che avevano già accolto il piano di ristrutturazione con le forti sperequazioni economiche all'interno della working class.

E a distanza di alcuni anni la resistenza operaia è stata piegata con l'accordo del 2019 votato da circa il 70 per cento della forza lavoro.

Sono trascorsi pochi anni da allora e le condizioni di vita e di lavoro sono decisamente peggiorate come il potere di acquisto dei neo assunti.

A distanza di tempo si capisce come la linea sindacale sia stata condizionata (a dir poco) da tangenti e corruzioni che hanno visto partecipi attivi diversi suoi leaders, anzi è ormai acclarato che la finalità della corruzione era finalizzata alla supina accettazione di determinati accordi sindacali che avrebbero diminuito il potere di acquisto e di contrattazione oltre ad accrescere tempi e ritmi sul lavoro negli stabilimenti Usa.

La Giustizia Usa ha appurato un grosso giro di tangenti verso il centro di Formazione sindacale  dal quale leaders sindacali avrebbero attinto per scopi personali come estinguere mutui o altre operazioni che nulla avevano a che vedere con il sindacato stesso.

Un caso di corruzione che ha coinvolto managers e leader sindacali conclusosi con anni di carcere e la collaborazione di alcuni imputati che ha permesso di portare alla luce un sistema corruttivo vero e proprio stando a quanto riportato dalla stampa.

Alcuni leaders sindacali avevano utilizzato questi soldi per scopi personali traendone indubbi e indebiti vantaggi economici ma al contempo è stata respinta la causa intrapresa da centinaia di operai meccanici Usa che a ragione si ritengono vittime dell'operato sindacale stesso.

La condanna è avvenuta per la appurata violazione delle regole che disciplinano le Relazioni sindacali negli Usa, è bene  tuttavia ricordare che nel 2015 furono proprio gli operai a bocciare un accordo che prevedeva forti disuguaglianze salariali tra vecchi e nuovi assunti, questi ultimi pagati per lo stesso lavoro ben 9 euro in meno all'ora, la volontà degli operai allora era  quella di contrastare gli accordi tra sindacato e azienda al fine di respingere il piano di ristrutturazione con le forti sperequazioni economiche all'interno della working class.

E a distanza di alcuni anni la resistenza operaia è stata piegata con l'accordo del 2019 votato da circa il 70 per cento della forza lavoro.

Sono trascorsi pochi anni da allora e le condizioni di vita e di lavoro sono decisamente peggiorate come il potere di acquisto dei neo assunti.

A distanza di tempo si capisce come la linea sindacale sia stata condizionata (a dir poco) da tangenti e corruzioni che hanno visto partecipi attivi diversi suoi leaders, anzi è ormai acclarato che la finalità della corruzione era legata alla supina accettazione di determinati accordi sindacali che avrebbero diminuito il potere di acquisto e di contrattazione oltre ad accrescere tempi e ritmi sul lavoro.

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