I promoters capitalistici del vaccino

 615 mila morti da covid negli Usa, 35,6 milioni di contagiati, 561 mila morti in Brasile, 427 mila in India, nel mondo siamo arrivati quasi a 4 milioni e 300 mila decessi , queste le statistiche ufficiali reperibili in rete.

 Nel frattempo è partita una massiccia campagna per accrescere il numero dei vaccinati negli Usa e si ricorrono a influencers e ogni strumento utile a incentivare le somministrazioni delle dose offrendo pacchetti promozionali che vanno da incentivi in moneta e offerte di vario genere, dai pacchi alimentari ai proiettili da utilizzare la poligono di tiro.

Sempre  negli Usa sono le grandi aziende ad imporre la vaccinazione obbligatoria ai loro dipendenti prime tra tutte le multinazionali finanziarie che poi hanno interessi diretti nelle compagnie farmaceutiche (Johnson & Johnson, Merck & Co e Pfizer) produttrici di vaccini. 
 
Sorvolando, una volta tanto, sulla vaccinazione, si capisce che a muovere le grandi imprese non sono gli interessi legati alla salute pubblica ma gli affari tanto che è iniziata da tempo una vera e propria campagna denigratoria contro i vaccini non occidentali e quei medici che stanno studiando cure alternative.
 
Se si arriva a proporre incentivi in natura e in denaro, lotterie a premio per i vaccinati significa che le ragioni del mercato hanno preso il sopravvento sulla salute pubblica per non parlare poi dei numerosi influencers assoldati per promuovere le vaccinazioni. arrivando, in paesi antiproibizionisti , a regalare la cannabis a chi si vaccina.
 
Questi sono fatti incontrovertibili che non dovrebbero indurre a campagne no vax ma a riflettere sul fatto che non si discute di cura e di prevenzione, di sanità pubblica e gratuita, di ospedali gratuiti e accessibili ma solo di vaccini in paesi nei quali intanto si continua a morire di cancro per la impossibilità di accedere alle cure e alcune malattie non sono state debellate proprio per le carenze della sanità pubblica. 

 

 

Commenti