Una giustizia ingiusta con i lavoratori e le lavoratrici....
Non sempre i tempi della giustizia garantiscono la tutela dei lavoratori e delle lavoratrici.
E' il caso dei processi per disastro
ambientale che necessitano di tempi lunghi e di prove processuali
compresse, una eventuale riforma della Giustizia per contenere i tempi
del Giudizio potrebbero rivelarsi un boomerang per quanti chiedono da
anni verità e giustizia per inquinamenti ambientali , malattie e morti
tra forza lavoro e popolazione.
Il diritto del lavoro è stato stravolto da 40
anni di feroci attacchi non solo destrutturando lo Statuto dei
lavoratori ma anche depotenziando le normative in materia di salute e
sicurezza
I lavoratori e le lavoratrici piu'
penalizzati\e continuano ad operare negli appalti con clausole sociali
fin troppo generiche e facilmente, troppo facilmente, aggirabili in nome
della autonomia di impresa.
Ad ogni cambio di appalto perdiamo ore,
salario e contributi previdenziali, si concretizza quel ricatto tra
salvaguardia dei posti e perdita di ore che spinge tanti lavoratori e
lavoratrici ad accettare riduzioni salariali e contrattuali per
scongiurare i licenziamenti di altri colleghi\e.
La giustizia è sempre piu' ingiusta
indirizzata ormai alla tutela degli interessi di impresa a mero
discapito della forza lavoro, dei diritti elementari calpestati e
vilipesi nel nome di una legalità a senso unico che ha dimenticato
letteralmente il lavoro e la sua stessa salvaguardia
ll sistema delle cooperative con il tempo si è
involuto e invece di garantire dignità salariale e occupazionale a una
forza lavoro per anni esclusa ha finito con l'assecondare la logica
degli appalti al ribasso perchè ormai anche nella Pubblica
amministrazione la riduzione delle spese riguarda solo tagli salariali
nelle aziende esternalizzate e non l'abbattimento degli sprechi.
Molte gare pubbliche attraverso la Consip prevedono condizioni
assolutamente sfavorevoli e numerosi Enti pubblici bandiscono gare senza
effettive tutele della forza lavoro perchè le clausole sociali previste
da alcuni contratti sono con troppa facilità aggirabili. In sostanza ci troviamo davanti a gare con riduzione di spesa e la cosiddetta offerta economica al ribasso prevale sulla cosiddetta offerta tecnica per quanto se ne dica a destra e a sinistra
Quando poi una ditta, o cooperativa che sia, perde un appalto ci sono i lunghi tempi burocratici dei ricorsi al Tar, passano mesi nei quali la forza lavoro è iin una sorta di limbo in attesa di tfr e delle spettanze dovute.
E' innegabile che molte cooperative abbiano anticipato, al contrario di aziende e multinazionali, gli ammortizzatori sociali ai propri dipendenti, non vogliamo fare di ogni erba un unico fascio ma al contempo esistono anche cooperative spurie sulle quali ha indagato a lungo la Magistratura portando alla luce un sistema di illegalità, di palesi e macroscopiche violazioni dei diritti e delle regole contabili. Un sistema piu' diffuso di quanto si creda e alimentato dai 40 e passi anni all'insegna della esternalizzazione dei servizi che ha ridotto il potere di acquisto di tanti lavoratori decretando la esistenza di una forza lavoro sottopagata e ricattata.
Al contempo non possiamo che denunciare le modalità con le quali vengono bandite molte gare anche dagli Enti pubblici con richieste insostenibili che spingono i concorrenti ad inevitabili tagli occupazionali o ad applicare contratti addirittura peggiorativi rispetto a quelli fino ad oggi adottati
Anche per questo scioperiamo il prossimo 11 Ottobre, sciopero generale promosso dal Sindacalismo di base
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