Quando i controlli si fanno e le aziende risultano irregolari

 Leggiamo su Il Corriere Fiorentino che sono stati effettuati controlli su quasi 70 aziende di Prato e dintorni ma di queste nessuna è uscita indenne e senza irregolarità.

Possiamo aprire un dibattito serrato sulla natura delle irregolarità ben sapendo che una sanzione puo' arrivare per motivi discutibili anche se, nel caso dell'articolo sopra menzionato ,si scoprono centinaia di situazioni lavorative irregolari tra inosservanza dei contratti e degli orari di lavoro, violazioni in materia di salute e sicurezza (e proprio due giorni fa un nuovo incidente mortale per la probabile, cosi' leggiamo sulla stampa, rimozione dei dispositivi automatici di sicurezza alle macchine),  mancato rispetto delle normative in materia di immigrazione (a conferma che una forza lavoro migrante è sempre piu' richiesta dalle imprese...)....

Le priorità per il paese decise dal Governo restano per noi inaccettabili, se con un caccia da guerra si possono acquistare 4 canadir anti incendio logica imporrebbe la scelta a favore delle popolazioni colpite dagli incendi dolosi mossi dai soliti appetiti speculativi. Eppure, anno dopo anno, la penuria di aerei anti incendio diventa argomento di cronaca estiva come se non esistessero delle alternative percorribili

Per mesi ci hanno imposto, a ragione, il distanziamento sociale ma hanno dimenticato che questo distanziamento non era rispettato nei luoghi della produzione laddove, anche per avere una FFP2, siamo stati costretti ad ingaggiare aspri confronti e bracci di ferro come se chiedessimo il raddoppio dei salari e non un semplice strumento, dal costo irrisorio, di protezione individuale.

Fioccano, ove si fanno i controlli, sanzioni, denunce e provvedimenti di chiusura delle attività produttive dopo avere appurato innumerevoli, e talvolta gravissime, irregolarità e inadempienze.

Il personale preposto a questi controlli è ridotto all'osso, parliamo di ispettorati del lavoro e aziende sanitarie, ma i controlli effettuati dalle forze dell'ordine arrivano dopo mesi di denunce da parte di lavoratori e sindacati, per lo piu' di base, costate nel frattempo sanzioni, licenziamenti e denunce

Interi distretti industriali del paese sono forse fuori dalla legalità nel senso del mancato rispetto di elementari normative come il rispetto degli orari, dei contratti, delle normative di salute e sicurezza? Se la stragrande maggioranza delle aziende controllate viene poi sanzionata  non abbiamo sbagliato nel cedere arrendevolmente alle richieste padronali che invocavano minori controlli da parte di uno Stato dipinto come implacabile censore e gabelliere?

Ogni giorno in Italia registriamo in media tre morti sul lavoro, decine di infortuni molti dei quali con danni permanenti, il numero di malattie professionali, infortuni e morti è in continua crescita e questi dati si registrano anche nei mesi pandemici quando milioni di lavoratori e lavoratrici erano in ammortizzatore sociale o in smart working.

Allo stesso tempo vediamo come si sia ormai affermata l'idea che la precarietà lavorativa e e esistenziale sia una condizione irrinnuciabile per far ripartire l'economia, passano sotto silenzio gli interventi contro il decreto dignità e lo scambio folle tra ammortizzatori sociali a tempo e certezza dei posti di lavoro.

La strategia della lumaca da parte sindacale senza mai arrivare alla metà, nascondendosi nel guscio ogni volta che si registrano gli attacchi piu' spietati alla forza lavoro, una logica attendista che non guarda da tempo alla sostanza dei problemi, preferisce abbandonarsi alla limitazione del danno  che poi limitazione non è.

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