Assange e la libertà che non abbiamo

 Da 14 anni J. Assange è perseguitato dai servizi segreti delle potenze imperialiste, la sua colpa è quella di avere pubblicamente denunciato e documentato i crimini di guerra,  le violazioni dei diritti umani su scala industriale e portato alla luce innumerevoli prove sulla destabilizzazione operata dai governi occidentali. Per quasi cinque di questi anni,  Assange è stato detenuto nel carcere di massima sicurezza di Belmarsh, nel Regno Unito, negato anche il diritto alla libertà provvisoria su cauzione



I paesi occidentali sono ancora garanti delle libertà democratiche e di opinione?

A guardare quanto accade in Israele diremmo di no, oltre 100 giornalisti arabi uccisi, impedito l'ingresso nelle zone di guerre ai media occidentali.

Molti giornalisti italiani sono inseguiti da querele e richieste di risarcimenti per avere svolto il proprio lavoro di denuncia, trattasi di querele costruite ad arte come deterrente per insinuare paura e bloccare sul nascere ogni inchiesta 

Ecco spiegata la ragione per la quale Assange non va estradato, ossia per mantenere una fiammella accesa in difesa delle poche libertà democratiche rimaste in piedi, per restituire dignità e forza alla informazione, per impedire che i potenti, dopo essersi comprati i media, possano anche decidere cosa scrivere e cosa invece no, impaurire giornalisti scomodi e chiudere testate non omologate

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