Che ne sarà della biblioteca comunale?

al sindaco
all'assessore Ferrante
al dirigente e funzionario Po personale
alla Rsu e OOSs
pc Funzionaria Po Biblioteca


Alcuni anni fa venne inaugurata la nuova Biblioteca in Piazza San Michele
degli Scalzi, una inaugurazione fatta in fretta e furia quando i lavori non
avevano ancora completato la struttura rendendola funzionante

Per mesi si sono registrati problemi di varia natura (per esempio
l'impiantistica, il non funzionamento dell'ascensore), il progetto di rendere
autonoma la struttura istallandovi pannelli solari è caduto nel dimenticatoio
cosi' come l'utilizzo del parco limitrofo.

La Giunta si impegno' con un atto in cui individuava gli organici in 20 unità
con il plauso del sindacato che finalmente dopo anni vedeva concretizzato
l'impegno di rafforzare gli uffici e le attività culturali del Comune.

Ma questo organico non è mai stato rispettato e oggi siamo a 17 unità, 3 delle
quali prossime alla pensione, gli interventi che facevano sperare in un
potenziamento dell'offerta culturale si sono persi per strada..

GLi orientamenti dell'amministrazione per la gestione della Biblioteca quali
sono?

Con la riduzione degli organici si rende necessario acquisire nuovo personale
o con concorsi o con le mobilità interne ed esterne o con la esternalizzazione
di alcuni servizi sulla quale si aggirano varie voci e rispetto alla quale il
nostro giudizio sarebbe negativo.

E' tempo che l'amministrazione comunale decida cosa intenda fare della
biblioteca, uno dei pochi spazi pubblici rimasti,, come gestire e con quale e
quanto personale la struttura e anche il polo sms che in questi anni è stato
assai poco utilizzato

Si chiede all'Ac una risposta e un incontro con la rsu tutta..

COMMENTO
l'amministrazione comunale HA DISATTESO gli impegni assunti, gli organici sono stati inferiori a quanto dichiarato in una delibera di Giunta, con gli anni si è fatta strada la ipotesi di esternalizzare parte dei servizi adducendo la motivazione della mancanza di personale.
Una città universitaria come Pisa dovrebbe investire di piu' nella cultura, pensiamo che la politica degli eventi (da cui gli amministratori traggono pubblicità e voti) abbia preso il sopravvento rispetto ad una attività culturale che dalla biblioteca al Polo delle Piagge dovrebbe realizzare attività per la cittadinanza. dando ampio spazio alle innumerevoli associazioni e realtà che fanno cultura a vari livelli

Al contrario la politica culturale è costruita o sul lavoro precario e gratuito nelle biblioteche e per l'apertura dei monumenti storici, oppure si destinano contributi di decine di migliaia di euro a fondazioni e soggetti cooperativi e privati quando con meno soldi il Comune potrebbe garantire un numero di eventi maggiore e attività anche itineranti nqi quartieri.

Una idea di cultura che demanda a soggetti privati e a fondazioni compiti che dovrebbero essere a carico del Comune con utilizzo di tanti soldi (quanto sono costati gli eventi del Giugno pisano e dell'estate? Vogliamo conoscere l'ammontare dei contributi e dei soggetti beneficiari, un rapporto tra costi e benefici che merita una riflessione e un approfondimento.

delegati e lavoratori indipendenti
sindacato generale di base

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