Cosa si cela dietro all'affaire Fincantieri Stx France?


Arriveremo ad una svolta nell' affaire Fincantieri-Stx France?

Il neo presidente Macron ha rimesso in discussione un accordo già definito (ma non sottoscritto) da Italia e Francia ma la sconfitta di Hollande ha cambiato equilibri ed assetti.

L'accordo era stato infatti annunciato il 6 aprile scorso e prevedeva che il 66,7% dei cantieri Saint-Nazaire andassero in mano italiana, rispettivamente il 48,7% all’azienda triestina, il 6% alla Fondazione Cr Trieste con la cessione del 12% alla società pubblica Dcns (ora Naval group).

Il 27 luglio Macron annuncia la nazionalizzazione dei cantieri Stx proprio per scongiurare la cessione a Fincantieri e cosi' riaprire una discussione che verte anche sulla tenuta occupazionale dei cantieri francesi.

La trattativa è quindi in corso e vede protagonisti il ministro dello Sviluppo Economico, Carlo Calenda, il Ministro Padoan e Bruno Le Maire, il loro collega francese incaricato dall’Eliseo.

Al contrario dell'Italia, il Governo Francesce vuole mantenere le quote di maggioranza delle sue industrie e coi' difendere gli interessi del capitale nazionale, quindi ad oggi hanno rifiutato di accordare la maggioranza a Fincantieri e la gestione delle piu' importanti decisioni al management italiano.

Il Governo Gentiloni sta provando a rintuzzare i colpi tanto è vero che l'hanno buttata sull'orgoglio nazionale secondo cui una maggioranza italiana sarebbe respinta a vantaggio del possesso di quote da parte di un gruppo Coreano e pescando in un vecchio repertorio polemico verso le tendenze nazionaliste francesi.

Quando si parla di Fincantieri si parla anche del commercio di armi che vede appunto Italia e Francia concorrenti almeno nella vendita di numerose armi.

L’ingresso di Fincantieri nel capitale di Stx France viene visto come una minaccia per le produzioni francesi in ambito bellico , il capitale europeo vorrebbe un accordo per rafforzare la piena cooperazione rafforzata nel militare.

Non sappiamo se un accordo sarà trovato sulla base del 50& delle quote azionarie equamente divise tra Francia e Italia, non è esclusa una diversa distribuzione delle quote di Stx France, la gestione francese dei cantieri dislocati sul loro territorio. Non è dato sapere i contenuti di un accordo ancora tutto da costruire ma accordo si farà perchè cosi' vuole la Ue.

Sono in ballo il controllo delle strategie aziendali, la gestione della tecnologia e della ricerca, le decisioni sui cantieri da potenziare e quelli da ridimensionare, non è solo una querelle sui vertici, sono in gioco interessi nevralgici per i capitalismi nazionali e un ruolo rilevante lo gioca proprio la collaborazione in ambito militare, a partire dalle commesse legate alle fregate Fremm, prodotte dalla collaborazione di Fincantieri con i francesi.

Ma la partita riguarda anche l’industria cantieristica europea, la costruzione di un polo navale europeo che l'Italia spera di potere gestire e indirizzare a suo vantaggio o almeno nell'ottica di costruire il nuovo modello comune di difesa europeo dentro cui l'italiana Fincantieri e la francese Naval Group (le quote di maggioranza di proprietà statale francese) avrebbero un ruolo rilevante).

E il controllo della cantieristica determinerebbe avere commesse sicure da paesi quali Russia, India, Cina e Anche Usa non dimenticando i paesi arabi, un giro di affari superiore ai 220 miliardi di dollari (190 miliardi di euro). Da qui nasce la querelle, non certo dalla salvaguardia dei posti di lavoro nella cantieristica decimati negli ultimi anni a colpi di feroci processi di ristrutturazione.

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