Welfare e produttività ....

Welfare e produttività sono i pilastri confindustriali sui quali si reggono i contratti

Da recenti censimenti (fonti Confindustriali) su 13mila accordi di secondo livello , quasi un terzo nasce dallo scambio tra aumenti contrattuali e cosiddetti benefit per i dipendenti.
Parliamo di plafond, pacchetti di servizi offerti dalle aziende che vanno dai bonus per la palestra a quelli per l'asilo nido privato fino alla polizza sanitaria , dalla previdenza integrativa all'abbonamento ai mezzi pubblici. Tutte misure che rappresentano un vantaggio per i padroni che, tra sgravi fiscali e favorevoli convenzioni, alla fine risparmiano gran parte della cifra destinata all'incremento salariale.

Queste dinamiche contrattuali si poggiano sulla detassazione dei premi di risultato che la Manovra 2016 ha consentito relativamente al salario di secondo livello, il cosiddetto premio aziendale per capirci fino ad oggi erogato in moneta e ben presto quasi solo attraverso i benefit previsti dal welfare aziendale. E per convincere i lavoratori e le lavoratrici sulla bontà dei bonus aziendali hanno tassato il premio aziendale al 10% mentre i servizi inclusi nel pacchetto del welfare aziendale sono esentasse.

La manovra 2017 e quella che andrà in discussione parlamentare in autunno si muoveranno lungo l'asse della detassazione dei premi di risultato passati nel frattempo da 2mila euro a 3mila euro includendo i salari fino a 80mila euro lordi annui (prima erano 50 mila).

Ma per invogliare i sindacati a cedere su tutto (aumento dei carichi di lavoro, ritmi sempre piu' pressanti, rinuncia volontaria a permessi, orari svantaggiosi) nascono gli accordi di «coinvolgimento paritetico dei dipendenti nell’organizzazione del lavoro» e cosi' arrivano per il datore di lavoro sconti ulteriori sull' aliquota contributiva per invalidità, vecchiaia e superstiti mentre al lavoratore viene applicata la cedolare del 10% sull'intero premio.

Tradotti in cifre il lavoratore da una parte ha una tassazione piu' favorevole ma dall'altra vede peggiorare le sue condizioni di vita e di lavoro, è piu' sfruttato e stressato e invece di avere aumenti contrattuali effettivi dovrà attingere dai servizi aziendali. Alla fine il padrone ottiene maggiore produttività a costo zero, gli aumenti saranno trasformati in bonus con un pacchetto sterminato di agevolazioni fiscali, ovviamente per lo piu' a favore della parte datoriale.

Poi, ulteriori sconti fiscali sotto la forma della deducibilità arrivano dalla conversione del premio aziendale in misure di welfare aziendale (sanità e previdenza privata).

Sono questi gli scenari dentro cui si muove la nuova contrattazione: irrisori aumenti , bonus aziendali e regali dello stato alle imprese sotto forma di sgravi fiscali e di finanziamenti a fondo perduto. La centralità del'impresa e dei suoi dettami diventano dominanti come del resto dimostra la proposta di aumenti contrattuali in relazione ai profitti di impresa.

La centralità dell'impresa è servita

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