La piccola e media impresa attua il premio personalizzato....

In Veneto nelle aziende private si fa strada la performance del pubblico impiego. Ma c’è ben altro dietro al premio personalizzato



Il bonus viene corrisposto l’anno successivo, a risultato acquisito

( da Il sole 24 ore del 22 agosto 2017)



Il sistema vigente nel pubblico impiego si fa strada anche nel privato ma c’è decisamente di piu’: oltre alla performance che destinerà il salario accessorio in termini diseguali e con criteri ben poco oggettivi si va verso l’applicazione di uno dei dettami capitalistici, quello che lega gli incrementi (e non solo) stipendiali ai ricavi aziendali.



Importante sarà lavorare di più, disponibili a effettuare ore straordinarie, ad accettare mansioni e orari flessibili dimenticando di rivendicare diritti, quei pochi almeno ancora esigibili dal contratto nazionale



Sarà dirimente assecondare i clienti, evadere ordini in tempo record, disporre organizzazioni del lavoro in modo da evitare tempi morti e ridurre al minimo gli infortuni che rappresentano un costo per l’azienda. La sicurezza dei lavoratori? Una variabile dipendente dai profitti e comunque funzionale a evitare infortuni e giorni di assenza che rappresentano un costo. Intanto aumentano le patologie derivanti dal lavoro, le malattie professionali, molte delle quali saranno riconosciute solo tra molti anni quando avranno già prodotto morti e inabilità.



Parliamo di una piccola azienda veneta, la Az Spa, un campione limitato con poche decine di dipendenti nella produzione di macchinari, automotive, aerospace e industriale, ovviamente vale come esempio (virtuoso per i padroni) da seguire per altri, probabilmente non generalizzabile ma abbastanza significativo



Il salario di secondo livello è strettamente connesso con la produttività e i ricavi aziendali e varia da dipendente a dipendente in applicazione di un accordo tra Confindustria Vicenza e Cgil, Cisl, Uil . Vale per le piccole aziende, quelle dove non esistono rsu o rsa ma cio’ che vale per la sterminata platea delle piccole imprese presto potrà essere da esempio per le aziende medio\grandi.



Ovviamente sullo sfondo delle nuove relazioni sindacali \dinamiche salariali c’è sempre il trattamento fiscale agevolato per il salario di secondo livello come previsto dalla legge di Stabilità 2016.



Bisognerà valutare in quante aziende si applicherà questa dinamica contrattuale, magari accompagnandosi al sistema del welfare aziendale e dei bonus a sostituire incrementi salariali.



Resta il fatto che il salario accessorio \di secondo livello viene sempre più legato alle specifiche necessità dell’impresa a cui i lavoratori dovranno necessariamente piegarsi

Anche nelle piccole aziende private si fa dunque strada la cancellazione di ogni dinamica contrattuale uguale per tutti\e come già accade nel pubblico impiego. Per queste ragioni la contrattazione di secondo livello diventa dirimente non solo per guadagnare sgravi fiscali ma per costruire meccanismi atti a dividere i lavoratori mettendoli in conflitto tra di loro, piegandoli alle esigenze aziendali, erogando premi solo in presenza di ricavi aziendali demandando alle parti sociali (imprese e sindacato) il compito di costruire sistemi di relazioni sindacali funzionali a tale scopo.



Il salario diventa cosi’, con tanto di accordi sindacali, una variabile dipendente dai risultati aziendali, pardon dei profitti, in nome dei quali si procederà anche dei licenziamenti anche in assenza di situazioni di crisi.



La personalizzazione del premio si afferma dentro il contesto di delegittimazione del sindacato inteso come strumento rivendicativo e conflittuale, il solo sindacato da ammettere alle trattative sarà quello prono alla logica dei profitti di impresa applicando cosi’ l’accordo del Gennaio 2014



Richiamiamo l’attenzione sui nuovi parametri del premio\salario di secondo livello produttività, la produttività si lega indissolubilmente alle ore lavorate, ai servizi erogati per il cliente e alla sicurezza intesa come riduzione degli infortuni.



Ma il salario sarà percepito, come nel pubblico, l’anno successivo, solo dopo avere vagliato i risultati ottenuti in base ai parametri sopra descritti, ovviamente con piu’ trances per non creare problemi di liquidità alle imprese (quei soldi messi in banca ed investiti assicureranno altri guadagni per l’azienda ma di questi soldi i lavoratori non vedranno un euro in busta paga).

E buona parte dei soldi del salario di secondo livello, oltre a essere determinati in base ai parametri aziendali della produttività, saranno barattati (lo scambio diseguale) con i buoni e le misure del welfare aziendale come già previsto dall’ultimo contratto nazionale dei meccanici.



Si fa strada cosi’ il sistema delle nuove relazioni sindacali in linea per altro con quanto previsto dalle nuove regole della rappresentanza e con la pace sociale in azienda perché ogni ora di sciopero è un guadagno in meno per i padroni e sono proprio i padroni ad essere salvaguardati da cgil cisl uil



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