Abituarsi alle morti e agli infortuni sul lavoro:cosa si cela dietro alla recente polemica sui fondi alle aziende per i programmi di sicurezza

Compaiono e spariscono per poi essere di nuovo inserite le risorse per incentivare la sicurezza nelle imprese. 

Dopo i tagli sono insorti i sindacati e unanimi hanno chiesto al Governo di prevedere un apposito capitolo nella Manovra economica per finanziare progetti  in formazione e sicurezza. In Italia , al 21 Dicembre del 2018, i morti ufficiali sul lavoro sono ben 694 ma se includiamo anche i decessi in itinere (nel tragitto tra casa e lavoro ) arriviamo a quota 1400. Ogni fondo destinato alla sicurezza è ovviamente ben accetto, forse bisognerebbe porsi alcune domande anche sull'utilizzo di questi soldi e sulla efficacia di campagne e progetti, talvolta è innegabile che le informazioni siano avulse dal lavoro vivo, operazioni di immagine ma con poca sostanza.

Dal 2010 ad oggi le aziende  hanno ricevuto oltre 2 miliardi a fondo perduto, importante sarebbe conoscere quali benefici ci sono stati nelle stesse imprese, se sono state adottate buone e positive pratiche per lavorare in salute e sicurezza. Non vogliamo criticare il bando Isi perchè tutti i soldi destinati a salute e sicurezza sono ovviamente ben spesi ma qualche dubbio è opportuno averlo alla luce dell'aumento delle morti, dell'elevato numero di infortuni e malattie derivanti dal lavoro.  Non sappiamo quale sia poi il controllo effettuato sulle imprese, dopo avere approvato un progetto, esiste una verifica della fase attuativa?

Quali sono allora i progetti d’investimento e i modelli organizzativi adottati? E i progetti di bonifica? Gli investimenti in tecnologie non inquinanti?

Sono domande semplici alle quali rispondere e su cui riflettere perchè ormai ci siamo assuefatti al quotidiano bollettino di guerra con una lunga sequela di infortuni e di morti sul lavoro.

Ci siamo abituati da troppo tempo all'idea che si possa morire sul lavoro o contrarre malattie mortali, la rabbia e lo sdegno non trovano piu' spazio adeguato anche nelle rivendicazioni sindacali se pensiamo che la riduzione dell'orario di lavoro a parità di salario, la riduzione dell'età pensionabile non sono piu' argomenti basilari delle rivendicazioni sindacali.

Da qui ripartiamo per restituire la dovuta rilevanza alla salute e sicurezza dei lavoratori e delle lavoratrici.

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