Polizia Municipale: quando il sindacato fa da sponda alla politica

Da settimane un sindacalista della Cisl, mai smentito dai delegati Rsu della Pm e men che mai dalla sua organizzazione sindacale che di fatto concorda con lui, imperversa sui social e sulla stampa cartacea e on line, le sue posizioni sono in totale accordo con il Governo (e in particolare con un onorevole che riprende subito le sue esternazioni) e il Pacchetto sicurezza, non c'è mai il beneficio del dubbio e quella indipendenza dalla politica indispensabile per chi fa sindacato. 

Quale soggetto deve svolgere, oggi, le molteplici attività demandate alla Polizia Municipale? 
 
La domanda sorge spontanea se pensiamo alla assenza, nei giorni festivi, di Ps e CC in zona stazione. 
 
E' evidente che alla polizia municipale il Governo locale e nazionale chieda di sopperire alle carenze di Ps e CC, il sindacato dovrebbe chiedersi prima se cio' è possibile e accettabile.
 
La Costituzione repubblicana, all'art. 117, attribuisce competenza esclusiva allo Stato in fatto di ordine pubblico e sicurezza, materie che non possono essere disciplinate dagli enti locali. 
 
La Cisl e la Lega se ne facciano una ragione a meno che il loro obiettivo non sia un altro:cambiare la Costituzione.
 
Le criticità in tema di sicurezza non possono essere affrontate e risolte dal Comune di Pisa a colpi di ordinanze e attribuendo sempre maggiori servizi della polizia municipale.
 
Certo, il Comune può e deve intervenire in tutti quegli ambiti che possono avere incidenza diretta sulla sicurezza dei cittadini, ad esempio investendo risorse nella manutenzione e potenziamento dell'illuminazione pubblica, dei giardini e parchi pubblici, del sistema di videosorveglianza, nel sociale cercando di eliminare o limitare le situazioni di marginalità, fornendo aiuti concreti a chi ne ha bisogno, investendo sui giovani e nell'educazione civica, nel campo dell'istruzione e della cultura.
 
Se invece, come sta accadendo negli ultimi anni a Pisa (e non solo), si cerca di intervenire solo con lo strumento della repressione utilizzando la polizia municipale in via prioritaria nelle competenze che l'ordinamento attribuisce in primis alle forze di polizia, chi si occuperà delle attività un tempo svolte dalla polizia municipale?
 
Il vigile urbano che il cittadino trovava in ognuna delle principali piazze della città, quella figura di riferimento sempre presente, il biglietto da visita di ogni città, sempre pronto a dare informazioni e fornire ogni tipo di ausilio che fine ha fatto?
 
Chi si occuperà degli abusi edilizi, degli accertamenti anagrafici, della tutela del consumatore in ambito commerciale? E perchè il Sindaco non ha risposto alla nostra richiesta di utilizzare la Pm contro il lavoro nero ?

Siamo certi che la soluzione non sia eliminare le panchine da Piazza della Stazione quando a poche decine di metri continuano spaccio e traffici. La soluzione non è allora quella di dare maggiore impulso al nucleo speciale antidegrado a discapito di altri uffici  perchè alla stazione tutti i giorni, mattina pomeriggio sera e notte, ci vanno gli altri, gli agenti PM "semplici", non i nuclei speciali.
 
 E sia ben chiaro che per scelta politica gli agenti di Pm non sono impiegati in servizi più utili ma tenuti alla stazione solo per una esigenza di visibilità e in questa decisione esiste una sorta di continuità tra la precedente Giunta del Pd e quella attuale.

Ma le esternazioni del sindacalista Cisl inducono anche a riflettere in merito al Pacchetto Sicurezza, agli articoli riguardanti direttamente la PM, per esempio l'articolo 18 con Il CED (sistema informatico interforze)  a disposizione delle Polizia Municipale solo nelle città con più di 100 mila abitanti nonostante la maggioranza dei comuni Italiani sia sotto questa soglia.

Agli enti locali con meno di 100 mila dipendenti (Pisa inclusa) non resta che ricorrere  a Carabinieri Polizia mentre i Comuni piu' grandi  dovranno attendere un decreto attuativo da adottare in 90 giorni.

 Intanto, i comuni con meno di 100 mila abitanti potranno solo aggregarsi o sperare nel cambiamento della Legge. Certe volte basta una banca dati funzionante, ma ostentare la militarizzazione della città e magari impiegare agenti di Pm per mansioni di ordine pubblico è utile per vendere una immagine rassicurante alla opinione pubblica, peccato che nessuno racconti a discapito di quanti e quali servizi questa immagine viene venduta sui social.

Ma di questo la Cisl e l'onorevole della Lega non parlano.

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