Il sistri e la sua pericolosa eliminazione

Dal 1° gennaio 2019 il Sistri è soppresso.

Pochi sanno che esiste questa norma che obbliga le impresa a fornire un sistema informatico di tracciabilità dei rifiuti, una decisione assunta anni fa per combattere lo smaltimento illegale, e nocivo per la salute pubblica, dei rifiuti pericolosi.

Era una richiesta delle imprese del settore e dopo quasi 9 anni, con il nuovo decreto semplificazioni, il Sistri viene abolito in attesa di definire un nuovo sistema di tracciabilità dei rifiuti

In attesa di capire le decisioni future non possiamo che essere preoccupati per questa decisione che va nella direzione auspicata delle imprese ma potrebbe rappresentare una ferita mortale al sistema di controllo dei rifiuti pericolosi, alla loro costante tracciabilità per avere la certezza che le varie procedure avvengano sempre a tutela della salute pubblica.

Bisogna ricordare che era proprio l'Arma dei Carabinieri a gestire il flusso delle informazioni per monitorare costantemente la circolazione dei rifiuti speciali in un paese dove le discariche illegali hanno creato una lunga scia di malattie e di morti tra la popolazione di alcuni territori.

Pochi sanno poi che il Sistri era collegato con la Guardia costiera (perchè gettare rifiuti speciali in mare ha determinato l'inquinamento di tratti delle coste italiane) e con l ’ISPRA - Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale - che avvalendosi del Catasto telematico forniva i dati sulla produzione e la gestione di rifiuti alle Agenzie Regionali e Provinciali di Protezione dell’Ambiente,che a loro volta passavano le informazioni alle Province.

Questo meccanismo di controllo e di tracciabilità non era sicuramente immune da criticità ma senza il Sistri e senza conoscere l'alternativa, siamo certi di non essere piu' vulnerabili e a rischio?

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