La recensione di Tiziano Tussi..... Il rapporto stato Mafia


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www.resistenze.org - osservatorio - italia - politica e società - 23-11-18 - n. 692
Schiuma della terra - scum of the earth

Tiziano Tussi

22/11/2018

Prendo a pretesto questo bel titolo di un libro di Arthur Koestler, scritto per tutt'altro argomento, per cercare di illustrare quello che politicamente sta accadendo ora in Italia con il governo giallo-verde, come comunemente si indica il governo Salvini-Di Maio. Innanzi tutto, di solito, i giornali, e genericamente si può dire, mettono il leghista prima del pentastellato. Ma a livello di voti sarebbe da dire l'opposto, e di alfabeto pure. Nelle ultime elezioni reali di riferimento i 5stelle erano attorno al 30%, La Lega al 17 circa. Ma il fenomeno che intendiamo tracciare non si ferma qui ed arriva al Presidente del Consiglio dei Ministri.

È veramente strana l'acquiescenza degli italiani verso un signor nessuno, dal punto di vista politico, che improvvisamente ricopre un'alta carica dello Stato, senza essere stato votato da nessuno e conosciuto da pochi o pochissimi. Ma bastano pochissime conoscenze giuste per avere un ruolo così elevato? Si entra in una azienda, dato che è stato firmato un contratto, governo alla stregua di una qualsiasi società, dalla porta principale e si passa subito sulla poltrona più alta? Subito Amministratore delegato, CEO o che dir si voglia? Così è successo. E tutti gli elettori dei 5stelle e della Lega si sono trovati governati da un signor nessun, un mister X, che è lì, forse solo lui sa perché.

Qualche reazione, qualche domanda scomoda dei nostri giornalisti? Non pare. Mister X viaggia in tutto il mondo incontrando questo e quello, potendo vantare dalla sua poche e importanti conoscenze: Di Mao e Salvini. Sono i suoi due padrini.

Andiamo avanti. Sempre nelle nostre reti televisive appaiono persone che improvvisamente concionano su tutto, volti nuovi, improvvisati e mai impegnati in politica prima d'ora. Forse ci dovremo adattare al nuovo che avanza e che poi potrebbe sparire lasciando posto al più nuovo che avanza di più. Pasquale scavalca Ciccio. Ma cosa ha fatto Pasquale sin qui? E cosa ha fatto Ciccio? Non si sa e se lo si sa si scopre che poco o nulla ha avuto a che fare con la politica in passato. Ma ora è lì, ministro, sottosegretario, portavoce ecc. ecc.

Beh, ma gli altri? I partiti tradizionali rispondono a queste improvvisate presenza con lagnanze da verginelle come se non ci fossero mai stati loro al governo precedentemente. Il Partito Democratico, Forza Italia: una lagna continua, dato che le loro ricette, a sentirle ripetere, miracolose per l'Italia non vengono seguite. Tornate indietro - gridano - così andate a sbattere!

Nessuno ha i titoli per dire frasi di critica. Governi che si sono succeduti senza portare rimedi moderni al nostro paese. Centro destra e centro sinistra apparentati nell'inanità. Ma qui dobbiamo mettere anche un'altra questione in chiaro: nel centro destra c'era pure la Lega. Ed ora il capo di questa compagine è al governo in versione Bambi, pieno di innocenza e purezza e agli italiani plaudenti sembra piacere sempre di più, almeno stando ai sondaggi. Si capisce perché? No, non si capisce. O almeno una risposta ci potrebbe essere e si chiama ignoranza sociale e cultuale. Un paese di inebetiti può sopportare tutto questo. Una scuola che non fa più il suo lavoro aiuta tale rimbambimento, prova sia che l'aumento salariale proposto del nuovo ministro della Pubblica istruzione agli stipendi degli insegnanti è di 14 euro al mese, netti. Ma come meravigliarsi, se per un decennio il contratto della scuola non era stato rinnovato e dopo tutto quel tempo - migliaia di euro persi per ogni lavoratore del settore - vi è stato un aumento molto corposo, ad essere generosi di 80 euro al mese, la stessa somma che il Governo Renzi aveva regalato agli stipendi più bassi.

Paese inebetito ma ancora peggio, pieno di marciume. E' da poco uscito un libro, Il Patto sporco, è già alla seconda edizione, a firma di un giornalista, Saverio Lodato e di un giudice, Nino di Matteo. Libro-intervista nel quale si ripercorrono gli ultimi decenni di vita giuridica, ma non solo, italiana con il centro della discussione la questione della trattativa stato-mafia. Dopo tutto questo tempo, per questo importante processo cinque anni di dibattimento, la sentenza ha condannato, uomini delle istituzioni ed imputati eccellenti. (1)

Ma il libro va analizzato con cura e con precisione in altra sede. A noi serve per ora ricordare che nella presentazione fatta a Milano, all'interno di una quattro giorni di Book city, alla settima edizione, il 17 novembre, Marco Travaglio ha terminato il suo intervento dicendo che solo adesso con un governo non previsto è possibile, forse se si fa in tempo, aprire uno spiraglio su questo affaire, come si spera anche su altri, che in questi ultimi decenni non sono stati squadernati. Travaglio è ottimista: mancano due dati per capirci qualcosa di più oltre a quello che lui ha detto. La stagione ultima delle stragi di mafia comincia nel 1992. Il PCI era scomparso l'anno prima, dopo la liquefazione dell'Urss (1989-1991).

La fine del campo comunista ha voluto anche dire qualcosa in termini di nostra politica interna. Mancando un humus comunista nel paese, Rifondazione aveva cercato, forse, di metterci una pezza, non abbastanza resistente, visti i risultati poi prodotti. Gli equilibri sociali si erano rimescolati e cominciò un periodo di scivolosa rovina della sinistra in Italia, sinistra ora scomparsa. Non si sta dicendo che se ci fosse stato il PCI ecc. ecc. Uccisioni eccellenti si sono avute anche in sua presenza ma venendo a mancare un possibile correttivo alla politica imperante della Democrazia Cristiana, venendo a mancare soprattutto il senso comune comunista, le cose si sono rivelate più facili per il potere consolidato. Ed ecco l'atro dato che Travaglio non tiene in considerazione. Al governo ci sono prepotenti e incapaci - definizione di Giampaolo Pansa. Quindi, accogliendo tale quadretto, non siamo in presenza di nulla di innovativo, come i soggetti al governo vogliono farci continuamente credere. E se per gli incompetenti è finita lì, per i prepotenti le cose sono più complesse.

Ora, penso sia chiaro a tutti che i continui richiami di Forza Italia a Salvini perché stacchi la spina del governo sono un gioco delle parti. Salvini è al governo anche per conto di Berlusconi - uno dei condannati nel processo che abbiamo ricordato prima è Marcello Dell'Utri - deve difendere anche la sua trincea, di Berlusconi intendo. E, ricordo ancora, Salvini non è di primo pelo politico, come i 5stelle, con il suo partito, a pratiche di governo. Perciò anche in questo caso nessuna verginità. Il cerchio si chiude, ricordando che di alternativa politica neppure a parlarne, basti vedere i discorsi e le parole degli uomini del PD e di Liberi ed Uguali, già sconquassati. Non c'è neppure l'alternativa della destra estrema. Insomma, a tutt'oggi, non c'è possibilità di ricambio alla schiuma della terra.

Per un ricambio politico ci si dovrebbe agganciare all'intelligenza sopravvissuta qua e là a livello sociale, dove questa può essere, agli uomini di buona volontà. Il libro qui preso in esame ci dice di alcuni di loro. Anche se può essere poco, questa presenza tiene accesa la speranza di non affogare nel mare dell'indecenza.

1) Nino Di Matteo, Saverio Lodato, Il patto sporco. Il processo stato-mafia nel racconto di un suo protagonista, Chiarelettere, Milano, 2018, p. 207, €16.



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