Gli enti locali alla canna del gas?

Gli enti locali minacciano il ricorro al Tar contro la manovra di Bilancio e accusano il Governo di miopia per non avere previsto la copertura del fondo Imu Tasi, quel fondo pattuito all'indomani della soppressione della tassa sulla prima casa.

Mentre la manovra viene approvata in Parlamento già si parla di rivederne alcune parte, per esempio il raddoppio delle tasse sulle Onlus stando ad alcuni articoli apparsi a fine anno sulla stampa nazionale.

Ma questa manovra scarica indubbiamente numerosi oneri sugli enti locali che per andare avanti non avranno che aumentare le tasse per far fronte ai tagli (110 milioni sul Fondo Imu-Tasi), agli obblighi di accantonamento senza dimenticare quanto dovranno versare agli oltre 500 mila dipendenti per il rinnovo dei contratti nazionali  scaduti a fine anno.
 
Fatti due conti. agli enti locali tra mancate risorse \integrazioni di fondi vengono a mancare tanti soldi e il solo modo per reperirli è  quello di aumentare le tasse ma in questo modo creerebbero tanto scontento e proteste, alimenterebbero il clima di sfiducia verso l'esecutivo a pochi mesi dal voto per le elezioni europee.

Anni fa scrivevamo su questo blog che gli enti locali erano destinati a rappresentare la faccia cattiva dell'erario perchè privati di effettivo potere erano costretti a sopravvivere incrementando la spesa fiscale, inevitabile se pensiamo che in pochi anni, tra il 2011 e 2017, alle amministrazioni locali sono mancati 12,4 miliardi .

Vedremo nelle prossime settimane, di certo il Governo non puo' permettersi di alimentare lo scontento nelle grandi  e medie città, quelle colpite dai tagli e  che per fronteggiare le spese dovrebbero ricorrere all'aumento delle tassi locali.   Giorno dopo giorno la manovra di Bilancio crea sempre piu' scontento, incapace di smarcarsi dai diktat dei poteri forti nella Ue e destinata a scontentare anche parte dell'elettorato governativo.

Commenti