Pensioni e reddito: meno soldi del previsto

Per le Pensioni e il Reddito di cittadinanza arriveranno meno soldi, sicuramente 4 dei 15,7 miliardi previsti nei due fondi attivati in legge di Bilancio per il 2019. Una misura necessaria per tenere buona l'Ue e scongiurare le procedure di infrazione per superamento del rapporo tra deficit e Pil. Fatti due conti a rimetterci saranno disoccupati e lavoratori ma prima di dire l'ultima parola sarà il caso di leggere i documenti, di analizzarli e discuterli.

Ma già oggi qualcosa possiamo dire senza timori di smentita.

Partiamo dalla Fornero che resta al suo posto e le nuove pensioni di anzianità con 62 anni e 38 di contributi saranno temporanee e valide per il triennio 2019-2021. Quindi nessuna revisione della Legge Previdenziale, solo misure temporanee e funzionali a vincere le prossime elezioni europee , misure elettorali insomma.

E poi la cosiddetta quota 100 prevede decurtazioni, ben altre erano invece le promesse in campagna elettorale. I requisiti la prima uscita utile? Chi ha già maturato i requisiti uscirà ad aprile, per chi invece li matura dal primo gennaio prossimo scatta la finestra mobile di tre mesi che poi saranno nove per il pubblico impiego. Fatti due conti, si esce con una pensione decurtata ma nel caso in cui tu sia dipendente pubblico devi aspettare nove mesi, quindi Ottobre, Settembre per il personale della scuola che maturi il requisito entro il 31 marzo 2019.

E ancora la proroga ma per un solo anno e non oltre sia dell’Ape sociale che di “Opzione donna” per le nate nel 1959 e con 35 anni di contributi minimi.

Cosa altro dire? L'impianto della Fornero resta intatto, i provvedimenti intrapresi hanno durata triennale ma poi? Non sarebbe stato preferibile stabilire fin da ora i requisiti per la pensione? Si acquista tempo per non urtare la suscettibilità dell'Ue ma anche per cambiare rotta, e magari aumentareò l'età della pensione, qualora i conti pubblici si mettessero male. SUlle pensioni d'oro molta, troppa, confusione se non sono ancora messi nero su bianco i tagli e le aliquote, su questo tema la posizione della Lega è ben nota, massima cautela nel tagliare gli assegni alti che penalizzerebbero parte dell'elettorato al Nord

Per il Reddito e le pensioni di cittadinanza ? Anche in questo ambito si annunciano risparmi, l’innalzamento a 780 euro delle pensioni di cittadinanza riguarda 500 mila persone, cifre ragguardevoli ma assai inferiori alle aspettative.

A marzo poi partirà il reddito con assegno a integrazione fino a 780 euro per un single, ma con una serie di paletti che nel corso delle settimane sono decisamente aumentati per limitare la platea dei beneficiari. Tra obbligo di frequentare i corsi di formazione e il dovere di sottoporsi a continue verifiche (altro discorso poi se questi controlli saranno esercitati e in quale forma), è comunque innegabile che per l’Istat gli italiani a rischio di povertà ed esclusione sociale sono quasi il 29% della popolazione. E il vero rischio è che per rientrare nel reddito si accetti dopo qualche mese, qualunque tipo di lavoro, magari part time e sottopagato. Il nesso tra reddito, bassi salari e irrisorie tutele contrattuali e salariali è ancora tutto da scoprire.

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