Il flop del sistema Museale...
Pisa, tra flop Musei e “rilanci” senza senso.
Il Patrimonio pisano non se la passa bene, pochi giorni fa la notizia apparsa sulla stampa riguardante il flop generale del sistema museale Pisano.
La cronaca non ammette alibi e snocciola dati “interessanti” che mettono in luce la recessione della cultura sotto la Torre Pendente dentro un quadro nazionale di generale difficoltà per siti culturali al di fuori dai grandi tour turistici.
Se escludiamo infatti i grandi parchi giochi presenti a Firenze, Roma, Venezia e Pompei si denota la sofferenza generale del sistema museale nel nostro Paese.
L’ultima fotografia dell’Istat a riguardo esplicita chiaramente la situazione; il nostro Patrimonio, a fronte di una resistenza generale quasi miracolosa, soffre per le mancanza di risorse economiche e di personale formato e retribuito .
La città di Pisa non è da meno, soprattutto se immaginiamo i dati generali sugli afflussi nelle strutture museali.
Nel programma del Sindaco Conti, alla voce Pisa-La memoria del futuro, si parla di rilancio di Pisa a livello culturale, di fatto lanciando alcune idee tra cui quella di un Museo civico che narri la storia della città.
Questo tema ci sembra a dir poco aleatorio se prendiamo in esame il flusso dei turisti nei luoghi culturali e nei musei al di fuori dell'area di Piazza dei Miracoli. A Pisa manca un piano del turismo culturale capace di valorizzare ogni angolo del patrimonio artistico del territorio perchè cultura significa anche incremento del turismo con benefici effetti sull'economia.
La nostra città presenta ben due strutture statali che raccontano la storia di una città antica: il Museo Nazionale di San Matteo e Palazzo Reale, senza considerare che a breve col nascituro Museo delle Navi Antiche la città si potrà vantare di un vero e proprio gioiello, che bisogno abbiamo allora di un “Museo della città” quando non si riesce a valorizzare i musei già esistenti?
Non sarebbe invece preferibile ripensare ai musei preesistenti, come luoghi di valorizzazione turistica? Tutte domande che poniamo alla giunta Conti, in attesa di riscontri veri poiché l’ora dei proclami è passata ormai da un pezzo.
Coordinamento "Mi Riconosci? Sono un professionista dei beni culturali"
Sindacato generale di Base Pisa
Il Patrimonio pisano non se la passa bene, pochi giorni fa la notizia apparsa sulla stampa riguardante il flop generale del sistema museale Pisano.
La cronaca non ammette alibi e snocciola dati “interessanti” che mettono in luce la recessione della cultura sotto la Torre Pendente dentro un quadro nazionale di generale difficoltà per siti culturali al di fuori dai grandi tour turistici.
Se escludiamo infatti i grandi parchi giochi presenti a Firenze, Roma, Venezia e Pompei si denota la sofferenza generale del sistema museale nel nostro Paese.
L’ultima fotografia dell’Istat a riguardo esplicita chiaramente la situazione; il nostro Patrimonio, a fronte di una resistenza generale quasi miracolosa, soffre per le mancanza di risorse economiche e di personale formato e retribuito .
La città di Pisa non è da meno, soprattutto se immaginiamo i dati generali sugli afflussi nelle strutture museali.
Nel programma del Sindaco Conti, alla voce Pisa-La memoria del futuro, si parla di rilancio di Pisa a livello culturale, di fatto lanciando alcune idee tra cui quella di un Museo civico che narri la storia della città.
Questo tema ci sembra a dir poco aleatorio se prendiamo in esame il flusso dei turisti nei luoghi culturali e nei musei al di fuori dell'area di Piazza dei Miracoli. A Pisa manca un piano del turismo culturale capace di valorizzare ogni angolo del patrimonio artistico del territorio perchè cultura significa anche incremento del turismo con benefici effetti sull'economia.
La nostra città presenta ben due strutture statali che raccontano la storia di una città antica: il Museo Nazionale di San Matteo e Palazzo Reale, senza considerare che a breve col nascituro Museo delle Navi Antiche la città si potrà vantare di un vero e proprio gioiello, che bisogno abbiamo allora di un “Museo della città” quando non si riesce a valorizzare i musei già esistenti?
Non sarebbe invece preferibile ripensare ai musei preesistenti, come luoghi di valorizzazione turistica? Tutte domande che poniamo alla giunta Conti, in attesa di riscontri veri poiché l’ora dei proclami è passata ormai da un pezzo.
Coordinamento "Mi Riconosci? Sono un professionista dei beni culturali"
Sindacato generale di Base Pisa
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