La staffetta generazionale? Non c'è

Sulla stampa imperversano notizie sapientemente orchestrate per quella campagna elettorale iniziata da mesi e destinata a durare fino alle elezioni di Maggio.
Non si parla invece della ragione per la quale l'economia italiana ristagni nè si parla del pasticcio creatosi con i centri per l'impiego (le assunzioni avrebbero dovuto iniziare il loro iter a fine estate e non a Gennaio) indispensabili per il reddito di cittadinanza, ne' una parola viene spesa sul ritardo con cui saranno banditi i concorsi pubblici indispensabili per sostituire chi beneficerà della prima finestra previdenziale con la quota 100. I lavoratori , pubblici e privati, di età compresa tra 60 e 64 anni  sono numerosi nella Pa,  il Sole 24 Ore parla di 680mila al Nord e 529mila al Sud. 

Molto piu' numerosi sono invece i giovani, specie al Sud, in cerca di occupazione.

Noi non sappiamo quanti saranno i lavoratori a beneficiare della quota 100, si sa che tra il 2019 e il 2021 potrebbero essere circa 300 mila a beneficiare della quota 100.

I lavoratori di etò compresa tra 60 e 64 anni eraquasi la metà al Nord, poi si potrà aprire un ragionamento sulla percentuale di adesioni alla quota 100 per Regioni e aree geografiche, dove il costo della vita è maggiore le domande di pensionamento saranno ridotte perchè anche 50 euro al mese di decurtazione rappresentano un sacrificio difficile da sostenere.

  La quota 100 riguarda soprattutto la pubblica amministrazione nella quale ci sono piu' di 500 mila lavoratori a fine carriera, del resto il settore pubblico italiano ha la forza lavoro piu' anziana d'Europa e questo non da ora. L'età avanzata dei dipendenti pubblici dovrebbe indurre il Governo a studiare un ricambio generazionale serio e sostenibile anche destinato a introdurre nuove professionalità nel pubblico, a far leva sulla formazione e sulla riqualificazione professionale. Segretari, insegnanti e medici, il rischio è di trovarsi in poco tempo ad averne pochi, troppo pochi.

Per questi motivi il Governo è in grande ritardo perchè prima di pensare alla quota 100 avrebbe dovuto predisporre il necessario per le assunzioni e il ricambio generazionale, per la formazione interna  del personale, una serie di concorsi destinati a portare nei settori pubblici giovani motivati e destinati al ricambio generazionale. 



Ma nulla di tutto cio' è stato fatto.

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