Piaggio: utili alle stelle e dipendenti nelle stalle
Nell'arco di un ventennio la forza lavoro in Piaggio è diminuita di
quasi due terzi, tra delocalizzazioni, pensionamenti, esternalizzazioni e
appalti. La crisi della Piaggio ha avuto ripercussioni negative
sull'indotto della Valdera con la chiusura, o il fortissimo
ridimensionamento, di alcune aziende che agivano in regime di
monocommittenza.
Da anni operai\e attendono il passaggio da part time (stagionali) a full time, nel frattempo ci sono stati centinaia di pensionamenti, eppure dopo tanto tempo siamo ancora a parlarne. Intanto il Bilancio Piaggio 2018 si è chiuso con la crescita dell’80% dell’utile netto. I ricavi netti, cosi' come il margine lordo industriale, risultano in forte crescita, quindi lo stato di salute della Piaggio è ottimale, sono annunciati per il prossimo due anni investimenti pari a 115,3 milioni di euro (+33% rispetto al 2017).
Ma dove saranno investiti questi soldi? Negli stabilimenti sparsi per il mondo dove il costo del lavoro è ridotto ai minimi termini oppure resteranno in parte anche in Italia? Nuovi prodotti a due e 4 ruote arriveranno dopo anni di stasi, nuove strategie di mercato e investimenti occupazionali a partire dalla stabilizzazione degli stagionali e dei contratti full time?
I grandi utili del Gruppo Piaggio stridono con le condizioni degli operai ma anche con le arrendevoli richieste sindacali, non a caso sulle pagine de Il Sole 24 ore continuiamo a leggere di crescita della produttività riduzione dei costi e oculata gestione degli investimenti, parole già sentite che, nel recente passat , hanno determinato tagli occupazionali, delocalizzazioni, poca innovazione e continue richieste di aumento della flessibilità.
Agli utili padronali, insomma, corrispondono ulteriori sacrifici imposti agli operai e alle operaie, gli investimenti non si tradurranno in riduzione dei carichi di lavoro, in minore flessibilità o crescita occupazionale, nel miglioramento delle condizioni in cui operano operai\e. Le nubi sul futuro degli stabilimenti Piaggio in Italia sono sempre piu' dense...
Da anni operai\e attendono il passaggio da part time (stagionali) a full time, nel frattempo ci sono stati centinaia di pensionamenti, eppure dopo tanto tempo siamo ancora a parlarne. Intanto il Bilancio Piaggio 2018 si è chiuso con la crescita dell’80% dell’utile netto. I ricavi netti, cosi' come il margine lordo industriale, risultano in forte crescita, quindi lo stato di salute della Piaggio è ottimale, sono annunciati per il prossimo due anni investimenti pari a 115,3 milioni di euro (+33% rispetto al 2017).
Ma dove saranno investiti questi soldi? Negli stabilimenti sparsi per il mondo dove il costo del lavoro è ridotto ai minimi termini oppure resteranno in parte anche in Italia? Nuovi prodotti a due e 4 ruote arriveranno dopo anni di stasi, nuove strategie di mercato e investimenti occupazionali a partire dalla stabilizzazione degli stagionali e dei contratti full time?
I grandi utili del Gruppo Piaggio stridono con le condizioni degli operai ma anche con le arrendevoli richieste sindacali, non a caso sulle pagine de Il Sole 24 ore continuiamo a leggere di crescita della produttività riduzione dei costi e oculata gestione degli investimenti, parole già sentite che, nel recente passat , hanno determinato tagli occupazionali, delocalizzazioni, poca innovazione e continue richieste di aumento della flessibilità.
Agli utili padronali, insomma, corrispondono ulteriori sacrifici imposti agli operai e alle operaie, gli investimenti non si tradurranno in riduzione dei carichi di lavoro, in minore flessibilità o crescita occupazionale, nel miglioramento delle condizioni in cui operano operai\e. Le nubi sul futuro degli stabilimenti Piaggio in Italia sono sempre piu' dense...
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