Quota 100 ed enti locali.....

Il governo e gli enti locali non sanno ancora quanti siano i lavoratori  e le lavoratrici che usufruiranno della quota 100 per andare in pensione. Ad oggi molti di quanti possiedono, in linea teorica, i requisiti, non hanno ancora deciso perchè i vari Caf debbono loro fornire risposte precise sull'importo dell'assegno previdenziale e su quanto andranno a perdere per l'anticipo pensionistico. 

Ma vista l'età di tanti dipendenti comunali, solo ora si capisce che gli Enti locali potrebbero essere interessati da una vera e propria ondata di richieste, il che dovrebbe determinare l'automatico turn over. Cosi' è che pensano di inserire un emendamento al decretone su reddito di cittadinanza e pensioni, giusto per accellerare l'iter di assunzioni.

 Le prime previsioni, infatti, parlano di 50mila persone destinate alla pensione, un decimo della forza lavoro nell'intero comparto. Non solo il Governo non ha fatto i conti con la necessità e la urgenza del turn over, non hanno neppure capito che il reddito di cittadinanza impone un surplus lavorativo anche agli uffici comunali per verificare i requisiti di residenza, e non solo quelli, dei richiedenti il reddito.

 Gli enti locali dovranno bandire selezioni concorsuali al piu' presto ma probabilmente si utilizzerà anche l'urgenza per rivedere i meccanismi di reclutamento del personale, non vorremmo trovarci davanti a qualche concorsone faraonico a sostituire la lenta macchina burocratica bisognosa comunque di correttivi.

Intanto i tempi sono stretti, i primi beneficiari di quota 100 usciranno il 1° agosto prossimo, gli enti locali avranno non pochi risparmi di spesa e con la fine della dotazione organica e la possibilità di assumere secondo i cosiddetti piani di fabbisogno  avremo organici degli enti locali ricostruiti con rapporti quantitativi tra profili diversi dal passato.

Gli spazi assunzionali restano inalterati, l'occasione è ghiotta per gli enti locali, potere ringiovanire la loro forza lavoro, assumere magari livelli piu' alti, l'incognita ora riguarda le modalità di assunzione, i concorsoni a livello nazionali per i quali il Governo dovrebbe emanare da qui a 20 giorni un apposito decreto. 

Il condizionale è d'obbligo, di sicuro la quota 100 creerà problemi agli enti locali che ad oggi non sembrano essere attrezzati per affrontare e risolvere il problema dei buchi di organico.
Pensiamo intanto alla occasione perduta, rimuovendo i tetti di spesa e partendo prima con le assunzioni, sarebbe arrivato un vero ricambio generazionale nella Pubblica amministrazione, al contrario domina incertezza e paura da un lato, il desiderio di fuga dal pubblico impiego dall'altro. 

Piaccia o non piaccia questa è la situazione

Commenti