Contrattazione decentrata al Comune di Pisa: il punto di vista della Cub

Le trattative sindacali sul contratto decentrato 2021 stanno entrando nel vivo ed è opportuno fornire alcune informazioni al personale.
 
In attesa di ricevere documentazioni dalla parte pubblica , è bene far conoscere la delibera di Giunta n 145\21 con la quale l'Amministrazione indica le linee guida, al Dirigente personale e al segretario Generale, sulla contrattazione decentrata.
 
La DG n 145 dice in sostanza che dovranno accrescere la spesa relativa alle specifiche responsabilità che sappiamo gravare sul fondo della produttività
 
Sulle specifiche, nei prossimi giorni, saranno forniti dei criteri guida sui quali discutere con il Sindacato che a sua volta dovrà aprire un confronto con lavoratori e lavoratrici dell'Ente. 
 
La DG n. 145 chiede alla parte Pubblica di entrare nel merito dei servizi essenziali, per accrescerli, servizi da garantire in caso di sciopero, conferma poi in sostanza l'ammontare del Fondo nella parte variabile e le somme destinate al Progetto città sicura.
 
Da qui sorgono spontanee alcune riflessioni per altro già anticipate nell'ultima delegazione trattante dai delegati del Sindacato di base Cub e dalla Rsu
 
L'atto di indirizzo non ha in teoria profili precettivi ma detta solo alcuni indirizzi che poi saranno a loro volta tramutati in obiettivi da perseguire.
 
Ci sono tuttavia parei come quelli del Consiglio di Stato che stabiliscono come l'atto di indirizzo sia sovente illegittimo  in virtu' delle competenze differenti tra organo di dirigenti e di Governo, ci viene il dubbio allora che certi atti di indirizzo non siano stati volutamente oggetto di confronto con la parte sindacale dei dipendenti e dei dirigenti. Quale sarà poi l'opinione dei Dirigenti sugli atti di indirizzo in questione?
 
Siamo in presenza dell'ennesimo "ricatto", la parte pubblica conferma gli stanziamenti della parte variabile con i quali manteniamo inalterata la quota di produttività ma al contempo vorrebbe "imporre" una gestione del Fondo diversa incrementando le risorse destinate ad alcuni istituti contrattuali che avranno alla fine un impatto negativo (riducendola) sulla produttività che percepiamo nel mese di Luglio. Cosi' facendo il sindacato riduce la propria azione ad atti ragionieristici senza una visione complessiva sugli indirizzi della politica del personale e dei servizi.
 
In linea teorica possiamo anche concordare sulla necessità di accrescere la spesa per le specifiche ma non è sufficiente discutere dei criteri in termini generici demandando poi ai vari dirigenti la scelta materiale dei colleghi \e destinatari delle specifiche. Non è questioni di nomi o di forma ma di mera sostanza perchè nel corso degli anni le specifiche sono spesso divenute una rendita dalla quale sono stati esclusi tanti dipendenti.
 
Esistono numerosi casi nei quali le specifiche non possano che essere attribuite ad alcuni\e colleghi\e in virtu' del lavoro svolto ma sovente si assegnano senza quella rotazione che dovrebbe essere invece un criterio prioritario utilizzando la formazione per accrescere le competenze dei singoli.
 
Di questo la parte pubblica non vuole parlare come del resto del budget assegnato in maniera discrezionale ad ogni direzione per le specifiche, se guardiamo i dati si capiscono quanto siano forti le sperequazioni esistenti tra direzione e direzione(anche in rapporto al numero dei dipendenti) senza mai motivare le scelte adottate.
 
Altro aspetto dirimente riguarda il fatto che si voglia accrescere la spesa  non solo per le specifiche (aumenteranno di numero o solo di importo?) e per le Posizioni organizzative (vogliono aumentare la spesa per le Po di 40 mila euro)  perchè secondo la direzione personale molti colleghi scelgono la mobilità verso altri Enti perchè non hanno percepito adeguate specifiche o posizioni organizzative che altrove avrebbero cifre piu' elevate.
 
Crediamo che numerosi dipendenti abbiano scelto la mobilità per ben altre ragioni, non ultimo perchè la mole di lavoro  loro richiesta è in continuo aumento dentro un contesto disorganizzato oppure perchè non si sono sentiti valorizzati dai dirigenti .
 
Anche di questo non si vuole parlare, del resto la organizzazione dell'Ente necessita da tempo di un ripensamento che viene invece rinviato sine die. E il piano occupazionale deciso dalla Giunta sta palesando tutta la sua inadeguatezza come del resto diverse assegnazioni agli uffici da parte dei Dirigenti... E  al contempo registriamo perfino l'incapacità di affiancare colleghi a chi sta per andare in pensione al fine di accrescere competenze e potere sostituire al meglio le professionalità in uscita. Eppure l'affiancamento e la rotazione dovrebbero essere tra gli obiettivi da perseguire in un Ente che si dice virtuoso....
 
Noi siamo convinti che l'Amministrazione comunale , dirigente personale e segretario generale non possano ignorare i problemi cercando soluzioni che graveranno sul Fondo della produttività nè si puo' chiedere al sindacato di tacere in cambio del mantenimento della parte variabile del fondo con risorse aggiuntive da parte dell'Amministrazione.
 
E' arrivato il tempo delle scelte per tutti, parte pubblica e sindacale, ma per una discussione franca e proficua serve coraggio e cambiamenti reali e soprattutto la volontà, politica e amministrativa, di ascoltare le proposte e le richieste della Rsu e del personale
 
 
Sindacato di Base Cub Comune di Pisa

 

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