La precarietà avanza nella Pubblica amministrazione
Per quanto ne dica il Ministro Brunetta, la semplificazione in
materia di concorsi è solo un'arma spuntata . Non solo il Governo
conserva i numeri chiusi nell'accesso agli Atenei ma oggi scopre che i
salari della Pubblica amministrazione sono i piu' bassi dei paesi Ue.
E invece di stabilizzare i precari nella Pa si guarda, tra il
dire e il fare corre sempre grande differenza, ai contratti di
apprendistato nel pubblico come previsto per altro dal Piano nazionale
di ripresa e resilienza.
Questa tipologia di contratto, con paghe irrisorie, è funzionale
ad attivare progetti di formazione e lavoro nelle pubbliche
amministrazioni ma nel frattempo non esiste alcun progetto per la
formazione, nel corso degli anni a questa voce sono stati riservati
finanziamenti irrisori quando invece dovrebbero esistere, come un tempo,
percentuali di spesa in rapporto al numero dei dipendenti in ogni Ente.
Non dimentichiamo poi che parte delle assunzioni straordinarie in funzione Recovery saranno a tempo determinato...
Lo strumento contrattuale individuato per la formazione è quello
già adottato nel privato, quel contratto di apprendistato
professionalizzante e di apprendistato di alta formazione e di ricerca
regolati dagli articoli 44 e 45 del Dlgs 15 giugno 2015 n. 81.
Manca un percorso credibile di formazione nella Pa, per farlo
dovremmo avere piu' laureati e diplomati e visti i numeri l'Italia è
ancora fanalino di coda nei paesi Ue.
Al contrario invece si pensa di applicare i contratti di
apprendistato per il conseguimento di titoli di studio universitari e
della alta formazione, diplomi negli istituti tecnici superiori quando
invece sarebbero sufficiente delle borse di studio dignitose per
completare i percorsi di studio al termine dei quali procedere con
contratti dignitosi. Senza finanziare borse di studio come pensiamo di
accrescere il numero dei laureati arrivato ormai ai minimi storici?
La strada intrapresa è ancora una volta quella del precariato e
dei bassi salari e i dipendenti della Pa lo capiranno con i prossimi
contratti nazionali mentre l'Aran sta limitando con pareri vincolati la
possibilità di carriera circosrivendo ai minimi termini le cosiddette
progressioni orizzontali.
Allo stesso tempo si pensa di delegare a ciascun Ente la
individuazione di percorsi formativi specifici costruiti ad hoc sul
singolo apprendista rinunciando cosi' a percorsi formativi generalizzati
che restituiscano dignità al lavoro pubblico dotando la Pa di tutte le
competenze necessarie e non solo in funzione del PNRR
Nel corso degli anni l'apprendistato ha rappresentato uno
strumento con il quale abbassare i salari creando disparità di
trattamento tra vecchi e nuovi assunti senza portare alcun beneficio ai
settori produttivi, vogliono solo una forza lavoro a basso costo e
utilizzano lo strumento della formazione in termini parziali e
discrezionali senza rimuovere gli ostacoli nell'accesso all'università e
ai concorsi pubblici
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