Perchè Israele caccia le Ong estere e accusa di terrorismo l'intero movimento di solidarietà con i Palestinesi?


 

Action Aid, Medici senza frontiere, Oxfam, Caritas, Weworld e Terre des hommes sono solo alcune delle 37 Ong umanitarie internazionali che Israele vuole cacciare dai territori occupati, il 31 dicembre 2025 scadono i permessi per operare in Israele, nei Territori palestinesi e a Gaza, altre lettere, inviate nei mesi scorsi, tutte sono parte integrante di una strategia di lungo corso.

Israele mira a portare la guerra nel continente africano, utilizza gli accordi di Abramo con la classica spregiudicatezza per ampliare l'area di influenza economica e militare, vuole accerchiare l'Iran, controllare le vie commerciali, scatenare attacchi contro gli Houti.

Si cacciano via le Ong agitando lo spauracchio di Hamas, eppure Ong e Hamas sono distanti anni luce, i vertici del Governo israeliano e dell'Idf hanno parlato di utilizzo della questione umanitaria  a  fini terroristici, gli arresti di alcuni dipendenti di associazioni e organizzazioni umanitarie è sembrato funzionale a questa narrazione sionista.

Gli arresti avvenuti in Europa di esponenti della resistenza palestinese accusati di finanziare Hamas rientrano un una strategia della tensione il cui intento è far precipitare gli eventi con una caccia alle streghe contro i nemici interni ed esterni,  tra i nemici di Israele ci sono associazioni umanitarie, Ong e i movimenti di solidarietà nei paesi occidentali oggi oggetto di una feroce campagna repressiva che va dalla messa al bando delle loro associazioni ad accuse di terrorismo con la incarcerazione di attivisti.
 
Non sarà che terroristi siano ormai tutti coloro che criticano l'operato di Israele e dei suoi alleati?
 

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