Corre, corre ...la locomotiva Usa


























A dicembre 2016, le statistiche Usa parlano di nuovi 156 mila posti di lavoro e aumento dei salari del 3% +2,9% con aumento del costo del denaro e del debito

Le politiche di austerità e del pareggio di bilancio in Europa non riescono a far riprendere l'economia di molti paesi(non parliamo di quella tedesca che dalle misure prima menzionate fa dipendere la propria egemonia)


L’euro negli ultimi due mesi si è indebolito e il dollaro rafforzato.
Per quanto possano essere gonfiate le statistiche, si parla non solo dei 156mila nuovi posti di lavoro a dicembre ma di circa 240 mila in piu' a Novembre con un 2016 che chiude alla voce occupazione con un segno piu' 2 milioni

Ovviamente sarebbe opportuno analizzare la tipologia e la retribuzione media di questa nuova occupazione, resta il fatto che gli Usa sono alle prese con aumento della disoccupazione e avere creato, anche a costo di accrescere costo del denaro e indebitamento, nuovi posti di lavoro ha fatto fare un ben salto in avanti alla stessa economia

LA "ripresa" a stelle strisce di muove lungo un percorso ben definito che prevede una crescita, pur contenuta, della dinamica salariale, il rialzo dei tassi di interesse, il contenimento dei prezzi, il rafforzamento del dollaro

Non siamo certo convinti che la storiella della piena occupazionale Usa sia arrivata a buon fine, del resto si dimenticano le migliaia di stranieri che operano al nero negli stati di confine e con il rafforzamento delle normative anti immigrazione potrebbero avere non pochi problemi.
Allo stesso tempo pensiamo che ogni scelta in materia di Immigrazione da parte di D. Trump sia legata al consenso dei poteri industriali forti statunitensi


Il super-dollaro non porta solo all'aumento della rendita dei titoli obbligazionari liberando crescenti liquidità da investire in Borsa, sta creando problemi in casa del principale creditore Usa: la Cina.

Quest'ultima sarà costretta ad alzare a sua volta il costo del denaro al contrario dell'Europa che con i suoi cambi fissi è destinata a perdere ulteriori spazi di manovra

I prossimi mesi si annunciano ricchi di colpi scena, di sicuro non arriveranno dal vecchio continente addormentato dalle politiche di austerità, non a caso le banche italiane stanno , in queste settimane, proponendo investimenti bilanciati e "a basso tasso di rischio" costruiti con l'acquisto di titoli e azioni in nord america.

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