Partecipate: arrivano i tagli?


Non abbiamo ancora capito cosa succederà alle partecipate pubbliche, quante chiuderanno e in che tempi

Una ridda di voci si susseguono da tempo, le note di stampa sono propedeutiche per costruire un clima favorevole ai tagli dei posti di lavoro

Il ruolo delle Regioni e degli enti locali è ancora una volta al ribasso , le proposte compatibili con i decreti Madia

La sentenza 251/2016 della Corte costituzionale impone al Governo di trovare un accordo con gli enti locali non solo sulla legge relativa alle partecipate ma anche sulla nomina dei direttori sanitari.

La querelle è di non poco conto e non si puo' ridurre ai criteri di scelta dei vertici delle aziende sanitarie, sono in ballo migliaia di posti di lavoro e il ragionamento sulle partecipate non puo' dipendere dal fatturato aziendale che per il Governo dovrebbe essere piuttosto alto per avere la certezza di eliminarne sul nascere un numero elevato

Silenzio dei sindacati che ovviamente tacciono nella speranza che gli enti locali raggiungano obiettivi da loro stessi condivisi.

Del resto si corre il rischio di creare nuove e grandi aziende pubbliche che di pubblico abbiano ben poco, si sta perdendo di vista una priorità quella di entrare nel merito di cosa siano oggi le partecipate e di ripensarle dentro una logica non di libero mercato ma di utilità sociale, di salvaguardia del territorio, di controllo e direzione pubblica di attività strategiche

Ovviamente per raggiungere questo obiettivo ci vorrebbe ben altro che sindacati silenti e compiacenti disposti a chiudere gli occhi davanti ai decreti Madia sperando ,a primavera, di vendere fumo con la miseria degli aumenti contrattuali

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