La inesorabile crisi del lavoro pubblico fotografa dalla Ragioneria Generale

Pubblicati i rapporti della Ragioneria Generale (http://www.rgs.mef.gov.it/VERSIONE-I/e-GOVERNME1/SICO/Conto-annu/2015/Inevidenza/), dati impietosi sui quali aprire una riflessione.

Chi parla oggi della necessità di ridurre il numero della forza lavoro nella Pa lo fa solo per rispondere ai dettami della Troika occultando i dati che dimostrano come questi tagli ci siano già stati e hanno messo a serio rischio la erogazione di innumerevoli servizi

Personale con rapporto di lavoro a tempo indeterminato nel 2007 era pari a 3.429.266 unità che nel 2015 diventano 3.257.014. In 8 anni si sono persi 170 mila posti di lavoro a tempo indeterminato

Allo stesso tempo cresce di quasi 30 mila unità il personale a tempo indeterminato con contratto part time (la riduzione delle ore e della retribuzione è spesso determinata dalla necessità di accudire figli e familiari anziani visti i costi delle strutture pubbliche semi privatizzate e le lunghe liste di attesa)

In percentuale abbiamo un calo del 5% della forza lavoro con contratto a tempo indeterminato ma se prendiamo a riferimento gli ultimi 4\5 anni la perdita sfiora il 7%.

Effetti del blocco delle assunzioni ma anche della stretta che ha colpito il lavoro a tempo determinato e i contratti precari, in 7 anni abbiamo perso circa 100 mila contratti di lavoro, una autentica emorragia occupazionale che assume negli enti pubblici non economici, come l'Inps, dati ancora piu' drammatici con un meno 16,9%

Il comparto sanità vede solo nel 2015 la perdita di 10.444 posti di lavoro e la tendenza a sostituire infermieri e personale sanitario con l'interinale sta crescendo vistosamente con migliaia di immissioni e una spesa alla voce lavoro somministrato cresciuta del 20%.

Il calo dei posti di lavoro fino ad oggi pensavamo che colpisse soprattutto enti locali, Regioni e sanità, settori interessati anche da drastici tagli intesi come minori risorse economiche da parte Governative, oggi la Ragioneria Generale presenta dati ancora piu' drammatici che riguardano l'intera pubblica amministrazione con una crisi del potere di acquisto diminuito negli ultimi 3\4 anni di oltre il 2% stando a dati ufficiali che poi sono decisamente piu' bassi della realtà

Per ridurre ulteriormente la forza lavoro si vuole imporre l'approvazione degli ultimi decreti Madia e la soppressione del concetto stesso di dotazione organica. Chi oggi , spudoratamente, verrà a raccontare di un numero elevato di contratti pubblici e di una spesa in aumento, sappiate che mente perché i dati della Ragioneria generale fotografano un'altra realtà con la quale fare i conti in soli due modi ossia rimuovendo tutti i blocchi al turn over e favorendo il ricambio generazionale con la soppressione della Legge Fornero

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