Salario accessorio nella pubblica amministrazione

7, quasi 8 anni di blocco della contrattazione nazionale ma almeno in un terzo degli enti pubblici sono rinnovati i contratti “di secondo livello” stando ai rilevamenti Aran, relativi al primo semestre 2016, dati ripresi e diffusi da Il sole 24 ore.

Sicuramente a fine 2016 i numeri saranno stati decisamente piu' alti , la stragrande maggioranza degli accordi del resto viene stipulata negli ultimi tre mesi dell'anno. Ma una domanda bisogna avanzarla in merito al percorso che ha portato alla realizzazione di questi accordi?

Lo sblocco delle progressioni orizzontali, nel 2016 attribuibili sia a livello giuridico che economico , progressioni che stanno creando ulteriori divisione in una forza lavoro di per sé prona ai dettami governativi.

Il 2016 è stato sicuramente un anno di passaggio, nel 2017 , approvati i decreti Madia e il Governo si augura anche di avere nel frattempo esteso al pubblico le regole della rappresentanza nel privato, ci saranno novità?

Molto dipenderà dai contratti nazionali di tarda primavera 2017 che potrebbero rinviare al secondo livello della contrattazione per gli aumenti da fami e la loro distribuzione.

La parte retributiva fatta di premi, indennità e progressioni economiche si sta assottigliando vuoi per la progressiva riduzione della parte fissa dei fondi della produttività (cala il personale si riduce il fondo) , vuoi perché l'incremento della parte variabile è sottoposto a controlli sempre piu' rigidi e destinato a ridottissimi numeri.

La contrattazione di secondo livello diventa in tempi di assenza del contratto un calmiere sindacale, ecco perché troviamo, nei primi mesi del 2016, tanti accordi nella «Scuola» (per zittire le proteste contro il fallimento della cosiddetta Buona scuola) , nelle «Agenzie fiscali» (aumento dei carichi di lavoro esponenziale) e «Università»

Esiste un rapporto Aran sulla contrattazione di secondo livello che è possibile leggere al seguente link
https://www.aranagenzia.it/attachments/article/5109/Monitoraggio%20integrativi_Report%20intermedio%201-2016_PUBBLICATO.pdf

Ininfluente la percentuale degli accordi unilaterali, quelli siglati dalle singole amministrazione senza accordo, e firma, della rsu e dei sindacati, qualche caso nei Ministeri dove stanno contraendo indennità e voci del salario accessorio.

Ma i contratti di secondo livello sono una conquista o una rimessa?

Sicuramente aumentano, se sottoscritti dalle rsu, l'importo dei fondi della produttività nella parte variabile quindi almeno un aspetto positivo è innegabile.
Ma quanti di questi soldi arrivano nelle tasche dei lavoratori e delle lavoratrici? Questo l'Aran non lo dice, perché nel caso delle progressioni avviene un massiccio spostamento del salario accessorio verso i livelli piu' alti, le progressioni poi sono per legge selettive e destinate ad un numero ridotto di personale, una lotteria che divide i lavoratori mettendoli gli uni contro gli altri

Perché le progressioni tornino ad essere uno strumento di accrescimento salariale bisogna cancellare la Brunetta , quella legge che invece i sindacati vogliono addolcire ma conservare in accordo con il Governo.

I prossimi mesi saranno utili per comprendere cosa accadrà alla contrattazione nel pubblico impiego...

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