Il mondo sindacale non ha piu' alibi:mobilitiamoci contro la militarizzazione dei territori
A seguire l'appello lanciato dal Sindacato generale di base Toscana
Camp darby:riguarda anche i lavoratori e il sindacato. Appello per la mobilitazione contro la costruzione della ferrovia della morte
Natale 2017 riserva una sorpresa funebre:l'avvio dei lavori per costruire la ferrovia che collegherà la base militare di Camp Darby all'areoporto militare. E nel frattempo proseguono i lavori per consentire il trasporto delle armi lungo il Canale dei Navicelli fino al porto di Livorno dove sono previsti lavori di potenziamento della banchina adibita al carico delle armi.
La questione riguarda tutti\e noi e anche il mondo sindacale perchè sarebbe un grave errore barattare qualche posto di lavoro con la militarizzazione del territorio e l'asservimento dello stesso a logiche di guerra.
Il
sindacato generale di base invita il mondo sindacale a mobilitarsi, a
riprendere la campagna contro la militarizzazione del territorio di Pisa
e Livorno, facciamolo senza perdere altro tempo seguendo l'esempio dei
sindacati conflittuali che in tanti paesi hanno operato scelte ben
definite contro il potenziamento delle basi militari e chiedendo che i
soldi siano spesi per il lavoro, per la tutela dei territori e
dell'ambiente, per fini sociali
Camp darby:riguarda anche i lavoratori e il sindacato. Appello per la mobilitazione contro la costruzione della ferrovia della morte
Natale 2017 riserva una sorpresa funebre:l'avvio dei lavori per costruire la ferrovia che collegherà la base militare di Camp Darby all'areoporto militare. E nel frattempo proseguono i lavori per consentire il trasporto delle armi lungo il Canale dei Navicelli fino al porto di Livorno dove sono previsti lavori di potenziamento della banchina adibita al carico delle armi.
La questione riguarda tutti\e noi e anche il mondo sindacale perchè sarebbe un grave errore barattare qualche posto di lavoro con la militarizzazione del territorio e l'asservimento dello stesso a logiche di guerra.
I nostri territori
subiscono la crisi economica e sociale, migliaia di posti di lavoro sono
andati persi tra fabbriche chiuse e delocalizzazioni, la grande
militarizzazione in corso ha bisogno di flussi di capitali con i quali
si potrebbe rilanciare l'economia locale.
Una
scelta , quella degli Usa e delle amministrazioni locali, che trova
concordi tutto l'arco parlamentare, dal Pd al mov 5 stelle che faranno a
gara ad offrire supporti e servigi per soddisfare le richieste del
Pentagono quando ben altre dovrebbero essere le priorità degli Enti
locali e della politica.
Il sindacato ha una
grande responsabilità, potrà tacere o mobilitarsi, tacere assecondando
queste opere faraoniche di devastazione del nostro territorio piegandolo
alle ragioni della guerra, tacere davanti allo sperpero di denaro per
favorire gli interessi militari Usa oppure mobilitarsi contro l'inizio
dei lavori e la realizzazione delle opere.
Pensiamo
che non ci siano alibi per il mondo sindacale, è venuto il tempo delle
scelte, non possiamo dirci pacifisti e contro la guerra, contro la
vendita di armi e poi sui territori tacere.
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