La Rai servizio pubblico, al servizio di chi?
La
Rai servizio pubblico, al servizio di chi?
La Rai ancora una volta si è resa protagonista di una clamorosa opera di disinformazione ai danni dei telespettatori che contribuiscono col canone al suo mantenimento.
La Rai ancora una volta si è resa protagonista di una clamorosa opera di disinformazione ai danni dei telespettatori che contribuiscono col canone al suo mantenimento.
Ci riferiamo in
particolare alla metamorfosi dei servizi relativa alla crisi
politica in Zimbabwe che è stata raccontata dal tg2 delle
20,30 di ieri sera, 21 novembre, (con servizi dagli studi in
Italia) nei quali fino a due giorni fa Mugabe veniva sempre
qualificato come presidente. Da ieri, intervenute
evidentemente pressioni politiche, il tono è completamente
cambiato, l'anziano padre dell'indipendenza, fin troppo
rimasto al potere a mio avviso e commettendo peraltro
clamorosi errori, è diventato d'improvviso dittatore e il
suo governo ovviamente regime. Riprendendo il vecchio schema
giornalistico italiano in base al quale i governanti amici
sono presidenti, regnanti ecc e gli avversari geopolitici
dittatori (Assad docet: quando Napolitano andò in visita in
Siria nel 2010 Assad, era un autorevole presidente divenuto
poi d'improvviso dittatore dopo l'inizio della guerra..).
A conferma riportiamo i commenti della stampa italiana la visita di Napolitano:
A conferma riportiamo i commenti della stampa italiana la visita di Napolitano:
Quando Napolitano andava da
Assad: "Italia e Siria mai così vicine"
"Roma e Damasco ancora più vicine. La visita di Stato di quattro giorni in Siria del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha infatti rafforzato i già stretti rapporti bilaterali tra i due Paesi".
"Roma e Damasco ancora più vicine. La visita di Stato di quattro giorni in Siria del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha infatti rafforzato i già stretti rapporti bilaterali tra i due Paesi".
"Attenzione
e cordialità che sono andate però oltre la pura
formalità:
protocollo a parte, i due presidenti insieme alle
rispettive consorti si sono infatti incontrati
informalmente in tre diverse occasioni, compresa una cena
a quattro in un ristorante di Aleppo, dove le due coppie
sono arrivate a bordo di un'auto guidata dallo stesso
Assad"
L'opera di
disinformazione e di denigrazione è arrivata a tal punto da
diffondere menzogne clamorose: il servizio, che
evidentemente era teso alla demolizione di Mugabe, ha
affermato, in mezzo a varie falsità, che lo stesso Mugabe
dopo l'indipendenza avrebbe tolto le terre ai neri per darle
ai bianchi. Quali terre, visto che nella Rhodesia
segregazionista fino al 1979 i bianchi possedevano grandi
latifondi e i neri vivevano in un regime di Apartheid simile
a quello del Sudafrica?
A tal proposito si riporta in basso la voce di Wikipedia sulla Riforma agraria in Zimbabwe e l'articolo di Marco Boccitto uscito oggi.
A tal proposito si riporta in basso la voce di Wikipedia sulla Riforma agraria in Zimbabwe e l'articolo di Marco Boccitto uscito oggi.
L'aspetto che più preoccupa è che la popolazione italiana assimila notizie
di ogni genere senza alcun filtro e privi di alcun spirito
critico come confermano i dati diffusi proprio ieri, 21
novembre, in occasione della Giornata Mondiale della
Televisione istituita addirittura dall'Onu, in base alla
quale "Nel 70% dei 33 paesi (europei)
analizzati, gli intervistati hanno risposto di essere
inclini a fidarsi della tv e in 11 paesi risulta persino
essere il mezzo che ispira maggior fiducia" per poi proseguire con "In tutti i mercati,
la televisione è considerata il secondo mezzo più
affidabile, superato solo dalla stampa periodica
d’informazione, con il 69% dei consumatori che si fidano
della tv come fonte di notizie (Kantar -Trust in News,
2017)". Il
report passa quindi ad analizzare la situazione italiana:
"In Italia, la televisione
si conferma il principale strumento d’informazione. I
telegiornali sono la fonte di notizie preferita dalla
popolazione (48%), seguiti dai siti internet di news (25%)
e dalla stampa quotidiana (8%). La tv è inoltre
considerata il mezzo d’informazione più indipendente e
imparziale (35% degli intervistati). (MPS Evolving
Marketing Research, Stetoscopio – Il sentire degli
italiani)". L'idolatria del popolo
italiano nella televisione non poteva certo escludere la
pubblicità che il potente mezzo di comunicazione trasemtte: "La fiducia che gli italiani
ripongono nella televisione ha effetti positivi sulla
comunicazione pubblicitaria veicolata sul piccolo
schermo. Spot e telepromozioni sono i formati cui si
presta maggiore attenzione, circa il doppio rispetto
agli spot radiofonici ed agli annunci stampa e quasi il
triplo dei formati web". Evviva..
La questione
dell'informazione, a nostro modesto avviso, in Italia sta
assumendo connotati assolutamente preoccupanti considerato
il ruolo di primissimo piano che riveste la televisione e in
particolare la Rai, nella formazione dell'opinione pubblica
nazionale soprattutto sulle questioni internazionali.
Chi ha gli strumenti culturali possiede gli anticorpi per difendersi e tutelarsi ma la restante gran parte della popolazione rimane condizionata da questa vergognosa strategia di manipolazione influenzandone il pensiero e le scelte politiche.
Chi ha gli strumenti culturali possiede gli anticorpi per difendersi e tutelarsi ma la restante gran parte della popolazione rimane condizionata da questa vergognosa strategia di manipolazione influenzandone il pensiero e le scelte politiche.
La domanda sorge
spontanea: quale futuro per un paese la cui popolazione
riserva una devozione assoluta in mezzo di comunicazione
così potente e utilizzato dal potere per manipolare la
formazione dell'opinione pubblica la quale è assolutamente
incapace, per pigrizia informativa o per scarso livello
culturale, di tutelarsi?
Riforma
agraria in Zimbabwe
La riforma agraria in
Zimbabwe, iniziata
ufficialmente nel 1979 con la firma degli accordi di Lancaster House, fu uno sforzo per distribuire più
equamente la terra tra i neri storicamente emarginati, e
la minoranza di bianchi che hanno governato lo Zimbabwe dal 1890 al 1979.
La distribuzione delle terre da parte del
governo è forse la questione politica più importante e più
aspramente contestata dello Zimbabwe contemporaneo.
Può essere divisa in due periodi: dal 1979-2000 è stato
applicato il percorso, più lento e graduale, fondato sul
principio del "willing buyer, willing seller", con
aiuti economici dalla Gran
Bretagna; in un secondo tempo, a partire dal
2000, si è dato avvio a un programma brutale di riforma agraria,
utilizzato da Robert
Mugabe per colpire sia i suoi oppositori di
colore sia i coltivatori bianchi.
Gruppo Insegnanti
di Geografia Autorganizzati
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