Non ti lasciar ingannare sulle pensioni

Caro\a collega,

 nei prossimi giorni Cgil Cisl Uil organizzeranno assemblee sulle pensioni. La nostra indicazione è quella di contestare l'operato di Cgil Cisl Uil in materia di pensioni e salari, del resto non hanno fatto una sola ora di sciopero contro la Legge Fornero che innalzava l'età pensionabile in rapporto ad una aspettativa di vita che negli ultimi anni non aumenta ma decresce come dimostrato dal fatto che il 25% degli italiani ha rinunciato a curarsi per mancanza di soldi.

Sono solo due le proposte sostenibili in materia previdenziale: abrogare la Legge Fornero, ridurre per tutti\e l'età pensionabile al fine di favorire nuova occupazione, ripristinare il calcolo retributivo per le pensioni che sarebbe per noi piu' vantaggioso rispetto a quello contributivo.

Ma queste proposte non vengono neppure prese in considerazione dai sindacati cosiddetti rappresentativi che hanno tutto l'interesse a depotenziare  welfare, salari e sanità pubblica perchè sono dentro il business della previdenza\sanità integrativa. Già in alcuni contratti vediamo scambiare aumenti salariali con i pacchetti della sanità privata o i bonus carburanti, siamo ritornati indietro di decenni e a rimetterci sono il potere di acquisto e di contrattazione.
In queste ore il Governo, per questioni elettorali e per mantenere la pace sociale con i sindacati che firmano ogni contratto bidone,  sta per esentare  dallo scatto dell'aumento di  cinque mesi del requisito di pensionamento di vecchiaia ( previsto nel 2019) un numero assolutamente ridotto di lavoratori e lavoratrici, per tutti gli altri invece si prospetta il progressivo aumento dell'età lavorativa che, da qui a 15 anni, arriverà a 70 anni. Tutto cio' è previsto dalla Legge Fornero, la legge che i sindacati hanno accettato senza un'ora di sciopero.

Per quanto positivo, bloccare per il 2019 l’adeguamento automatico alla speranza di vita  ai pensionandi delle 15 categorie gravose che sceglieranno l’anticipo, ovvero l’uscita dal mercato del lavoro con 42 anni e 10 mesi se maschi e 41 anni e 10 mesi se donne, non ci pare una gran conquista perchè la platea è ridottissima e perchè in ogni caso si aumentano gli anni di lavoro
Le stesse caratteristiche per i lavori  gravosi  poi non mutano e soprattutto non viene esteso il riconoscimento di gravoso a tante attività lavorative che andrebbero considerate come tali . Per il riconoscimento del lavoro gravoso serviranno 30 anni di contributi e 7 anni degli ultimi 10 svolti in attività pesanti, le stesse con cui sempre nel 2019 si potrà continuare a puntare su un pensionamento di vecchiaia a 66 anni e 7 mesi contro i 67 anni che scattano per tutti gli altri.

Il Governo sta solo cercando di contenere i costi, sa che esentare alcune migliaia di lavoratori dall'aumento dell'età pensionabile avrà un costo che tuttavia ricadrà sul contenimento delle pensioni e dei rinnovi contrattuali. Per le future generazioni poi ci saranno solo notizie amare perchè anni di precariato e di bassi contributi determineranno , dopo 70 anni, pensioni da fame.

E a chi verrà a raccontare storie su presunti successi ai tavoli di trattativa degli ultimi giorni, ricordiamo che  ogni decisione del Governo avverrà «nel rispetto dei vincoli di bilancio e della sostenibilità di medio-lungo termine della spesa pensionistica e del debito» il che significa contenere le pensioni e i salari da qui ai prossimi anni. I vostri successi allora sono le nostre sconfitte

Sindacato generale di base Pisa 
 
approfondimenti sulle pensioni
http://www.sindacatosgb.it/it/85-nazionale/592-27-ottobre-sciopero-generale-abolire-la-legge-fornero-andare-in-pensione-a-60-anni-o-35-anni-di-contributi
http://delegati-lavoratori-indipendenti-pisa.blogspot.it/2017/11/pensioni-enigma-e-mistero.html

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