Torna a casa ...Fedeli!!
Sindacato generale di base sostiene la protesta di studenti e precari contro il Ministro Fedeli in visita a Pisa
a seguire il comunicato
a seguire il comunicato
Torna
a casa...Fedeli!!
In
queste ore il Governo annuncia stabilizzazioni dei precari nella Pa e
assunzioni di ricercatori.
Su
500
mila posti di lavoro perduti nell'ultimo decennio,
a cui si aggiungeranno da qui a 3 anni altrettanti pensionamenti, le
stabilizzazioni
sono solo 50 mila,
un quarto del numero effettivo dei precari negli enti pubblici, un
numero completamente insufficiente a coprire anche le esigenze minime
di organici. NON
UN POSTO DI LAVORO IN PIU’ viene creato,
anzi la piena applicazione delle “riforme” stanno ancora
producendo tagli agli organici. Le stesse stabilizzazioni sono fatte
per tagliare fuori gran parte degli aventi diritto. Dopo anni di
blocco contrattuale, arrivano poche decine di euro di aumento in
cambio di una crescente “instabilità” su trasferimenti,
mansioni, malattia, sotto la mannaia di una valutazione fatta da
dirigenti rampanti, i soli che per il loro lavoro di “capò”,
riceveranno 440 euro di aumento al mese! La irrisoria stabilizzazione
di questi anni è costata la precarizzazione di tutti!
Mentre
i nostri giovani sono disoccupati, i lavoratori pubblici invecchiano
sul posto di lavoro sotto il peso crescente dei carichi di lavoro,
con un lavoro svuotato della sua funzione sociale. Decenni di
sacrifici, di aiuti alle Banche sono serviti ad ingrassare i soliti
noti e pure il “debito pubblico”: per noi non esiste “ripresa”
o crescita di profitti.
In
Italia ci sono 2,5 milioni di lavoratori poveri, tra di loro molti
sono quelli della scuola. Il
degrado in cui versano la scuola e l'università pubblica è il
risultato di 20 anni di politiche miranti solo a tagliare fondi e a
privatizzare,
tagli nell'edilizia scolastica, nella formazione dei docenti,
dequalificando la didattica per studenti e studentesse. L’accesso
all'istruzione è ormai proibitivo, tasse di iscrizione, libri e
spese sono insostenibili per molte famiglie, i posti letto offerti
dalle aziende del "diritto allo studio" sono sempre meno.
Una
società classista che destina i figli dei lavoratori ad una vita
agra o a cedere alle lusinghe della “economia della promessa” che
ci costringe a lavoro gratuito per mesi e anni.
La
Ministra Fedeli è l'emblema della negazione del diritto allo studio
e alla ricerca.
La stabilizzazione di un numero irrisorio di precari, qualche bonus o
mancetta, utili a finanziare la spesa verso dei aziende o sindacati
amici, non coprono lo sfascio della scuola, dell’università e
della ricerca subordinata agli interessi dei privati (tra i quali le
industrie di armi).
L'alternanza
scuola lavoro (ASL), prevista dalla legge 107, toglie ore di lezione
e costringe ragazzi\e a centinaia di ore di lavoro gratuito in
contesti disparati e sovente anni luce dalle materie di studio.
L'ASL
non accresce la preparazione dei giovani, non è di aiuto per trovare
un impiego attinente al titolo di studio, serve invece a favorire il
lavoro gratuito con diploma che ben presto sarà vincolato, nelle
scuole professionali, a un contratto di apprendistato. L’obiettivo
è quello di piegare i giovani a logiche e culture neoliberiste, ad
abituarli alla “naturalezza” dello sfruttamento. Le aziende
potranno avere, per un mese all'anno, una forza lavoro a costo zero,
si tratta di milioni di ore a uso e consumo delle imprese. E dopo la
Asl arriveranno i voucher, i contratti di apprendistato, le tipologie
precarie con paghe da fame e pochi contributi. In pensione andremo a
70 anni con un assegno previdenziale da fame.
La
vostra economia della promessa è la nostra gabbia!
SINDACATO
GENERALE DI BASE PISA
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