La direttiva per il rinnovo dei contratti negli enti locali

SI cominicano a delineare le direttive per il rinnovo dei contratti negli enti locali. Chi sosteneva che non ci sarebbero stati cambiamenti peggiorativi, avrà presto modo di ricredersi.

La prospettiva è quella di ridurre il fondo della produttività, del resto in questi anni hanno già operato in questa direzione. Le posizioni organizzative non peseranno piu' sul fondo ma saranno a carco dei bilanci dell'Ente, tuttavia i fondi subiranno una decurtazione almeno pari a quanto spendevano per le Po.

L'obiettivo del Governo è quello di mettere mano alle indennità e al secondo livello di contrattazione, superare le categorie fino a oggi esistenti (B3 e D3 ) , rivedere  i meccanismi di costituzione dei fondi (per liberare da ogni responsabilità i dirigenti del personale al cospetto della Magistratura contabile) accrescere tutte le forme di flessibilità nel rapporto di lavoro. 

Ad oggi non sappiamo la data nella quale saranno firmati i prossimi contratti nazionali, di certo queste direttive la dicono lunga sull'intento del Governo e sulla tacita approvazione dei sindacati ai tavoli di trattativa .


Ad oggi i soldi non bastano, la Legge di Bilancio 2017 prevede aumenti nel tetto dello 0,36% del monte salari 2015 per il 2016, dello 1,09% del monte salari 2015 per il 2017 e dello 1,45% del monte salari 2015 per il 2018, tradotto in cifre siamo ancora lontano dagli incrementi lordi di 85 euro sbandierati nella intesa del 30 novembre 2016.
Il principio guida è ancora una volta il contenimento della dinamica salariale, i soldi che nel fondo erano destinati alla Po saranno eliminati dal fondo, alcune indennità saranno eliminate o riviste al ribasso 
Il comparto enti locali rimane il fanalino di coda nella Pa, quello per intenderci con i salari , e in futuro, le pensioni piu' basse di tutto il pubblico.

Per il personale della vigilanza, sarà un effetto del decreto Minniti, sono previste  “specifiche forme di indennizzo dell’operatività degli agenti, in termini sia di responsabilità del grado rivestito che di mansioni effettivamente assegnate esterne agli uffici, adeguatamente graduate in relazione alle peculiarità dimensionali, istituzionali, sociali e ambientali degli Enti” Ma già oggi con i proventi del codice della strada è possibile stipulare contratti part time, incentivare la previdenza integrativa e intervenire direttamente per l'acquisto di strumenti di lavoro, domani con i proventi delle sanzioni magari proporranno il pagamento dei progetti. Intanto scordiamoci la indennità di turno per le giornate festive, per esempio le festività infrasettimanali saranno considerate come attività ordinarie e la indennità di turno sarà onnicomprensiva. Gli annunciati miglioramenti per la Pm rischiano di essere solo uno spot pubblicitario .

 Il Governo vuole qrivedere le indennità legandole alla produtività e alla performance e pensiamo che mirino direttamente a contenere rischio, disagio e specifiche responsabilità per ridurne l'importo e i beneficiari riducendo gli spazi, ulteriormente, destinati alle progressioni orizzontali. Per farlo dice chiaramente , la direttiva, che saranno soggette a profonde revisioni le regole sulla contrattazione decentrata integrativa, si parla di semplicivare le regole e nel passato questo termine ha signifcato solo perdita salariale e riduzione dei diritti acquisiti.
Esempi eloquenti saranno i permessi e le ferie usufruibili anche ad ore e ampio ricorso a stages, lavoro agile e precarietà.

Se queste allora sono le premesse, il prossimo rinnovo dei contratti non sarà solo perdita ulterore di potere di acquisto ma anche la riduzione degli spazi di contrattazione e la perdita di diritti acquisiti.


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