Ma perchè Filippeschi non guarda ai precari di casa sua?
Sindacato generale di base: Filippeschi ci dia risposte sui precari in Comune e nelle aziende partecipate
Predicare
allora le assunzioni altrove quando non si assume il personale in casa
propria è un esempio eloquente di come alle parole non seguano quasi mai
i fatti: caro Sindaco, non sarebbe meglio affrontare i problemi del
Comune e delle partecipate e di dare il buon esempio ?
Nei
giorni scorsi, il Sindaco Filippeschi ha solidarizzato con i precari
del Cnr e sempre al Cnr si terrà la seduta di un consiglio comunale. Fin
qui niente di strano, anzi verrebbe da sostenere il Sindaco se non
fosse che il suo partito, il Pd, è responsabile della mancata
stabilizzazione dei precari avendo per altro scritto una legge, la
Madia, alquanto fumosa con stanziamenti per una ipotetica
stabilizzazione di sole 50 mila unità a fronte di 500 mila posti perduti
nella Pa e con numeri di precari nella Pubblica amministrazione assai
superiori.
Ma
ancora piu’ grave è il fatto che Filippeschi sposti l’attenzione sul
Cnr per non guardare cosa accade in Comune e nelle aziende partecipate
dal Comune stesso.
Da
mesi non sappiamo quanti siano i precari in possesso dei requisiti per
la stabilizzazione, anzi si sa che ad alcuni mancherebbero solo 3\5
giorni per raggiungere i fatidici 36 mesi con contratti di lavoro a
tempo determinato sospesi pochissimi giorni prima del raggiungimento dei
requisiti.
Abbiamo
chiesto di verificare la possibilità di ricalcolo dei giorni che
partisse dalla data di pubblicazione della Legge ma anche questa
richiesta è rimasta senza risposta.
E
avere certezza del numero delle stabilizzazioni dovrebbe essere
dirimente, vista l’imminente approvazione del piano delle assunzioni
2018\20; anche se, ironia della sorte, è ancora incompiuto il piano del
personale 2017, le assunzioni negli scuolabus sono in ritardo di mesi
nonostante il piano approvato dalla Giunta per l'anno in corso sia al
25% del turn over quando già quest’ anno avremmo potuto essere al 75%.
Ma
la situazione nelle partecipate non è certo migliore, anzi: non è noto
il monitoraggio del personale nonostante un altro decreto legge, quello
sulla razionalizzazione delle partecipate, lo preveda espressamente.
Crediamo
vergognoso che in alcune partecipate si vada avanti con l’interinale o
si esternalizzino funzioni, ci si affidi a consulenze invece di assumere
in aziende con bilanci in attivo.
Riassumendo:
contratti a tempo determinato in numerosi settori salvo poi
interromperli con l’avvicinarsi della soglia dei 36 mesi, nessun
monitoraggio dei fabbisogni di personale, perfino inascoltate le
richieste dei dirigenti.
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