L'uomo della spending review e le pensioni

Cottarelli: «Niente spazi sulle pensioni», è il titolo di un articolo su Il Sole 24 ore del 4 Novembre. Sono in pochi a ricordare il ruolo svolto da Cottarelli, chiamato da Renzi per operare tagli alle spese pubbliche, di lui si ricordano le lavoratrici delle ditte di pulizie che alcuni anni or sono si ritrovarono i contratti di appalto ridotti improvvisamente con i tentativi delle imprese di ridurre i contratti di lavoro.
Ora Cottarelli interviene sulle pensioni chiedendo di continuare con il progressivo innalzamento dell'età pensionabile (anche se la speranza di vita diminuisce) per contenere il debito pubblico  e lo fa in qualità di responsabile dell’Osservatorio sui conti pubblici dell’Università Cattolica. Cottarelli chiede di premere sull'acceleratore del risparmio e delle politiche di austerità.
E  il campo di battaglia è quello previdenziale visto che l’ex direttore del Fondo monetario internazionale non ha dubbi sul progressivo innalzamento dell'età pensionabile, come richiedono da anni i poteri economici e finanziari con la scusa della riduzione del debito  e "per non pagare maggiori interessi", ovviamente per favorire i giovani, gli stessi ai quali hanno imposto contratti da fame con pochi soldi e ancora minori tutele.
Non c'è che dire, i padroni e i loro intellettuali non perdono mai occasione per far valere i loro interessi vestendo i panni dei consulenti, dei saggi, degli studiosi.

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