Commercio di armi e tendenza alla guerra: qualche riflessione sul Rapporto Sipri

Le statìstiche sono talvolta ingannevoli, risibili percentuali possono trarre in inganno, vale per infortuni e morti sul lavoro ma anche per il commercio di armi che per l’Istituto internazionale di ricerche sulla pace di Stoccolma sarebbe diminuito, tra il 2017 e il 2021, del 4,6% rispetto ai cinque anni precedenti.  Dati da ponderare bene perchè bisogna comunque guardare al ciclo storico e alla presenza di conflitti che tuttavia  non sono mancati nel Globo. Talvolta una semplice guerra, anche in una are ristretta ma strategica per tanti equilibri, può scatenare una corsa al riarmo di tante nazioni, nel quinquennio di riferimento c'è poi anche il biennio pandemico

Prendiamo atto allora della riduzione del commercio di armi su scala globale ma se guardiamo invece nello specifico alcune voci del Rapporto si capisce ad esempio che l’importazione degli armamenti in Europa aveva avuto un forte incremento gia prima della pandemia aumentando in 5 anni del 19%

Nei 5 anni di riferimento le esportazioni Usa sono cresciute oltre il 19%, un aumento esponenziale e progressivo nel corso degli anni . Gli Usa sono il primo produttore ed esportatore di armi, seguito, a grande distanza da Francia Gb e Cina e un poco staccata l'Italia.

A conti fatti i paesi Nato sono i principali produttori ed esportatori di armi, se guardiamo alle esportazioni russe ci accorgiamo che in 5 anni sono diminuite di un quarto mentre invece aumentavano quelle dei paesi occidentali.

Questi dati dovrebbero far riflettere su chi siano i veri guerrafondai nel senso di individuare nei flussi delle esportazioni di armi e nell'aumento delle importazioni le tendenze al riarmo, al conflitto e al ricorso alla guerra come forma neokeynesiana di superamento delle crisi economiche

In sostanza gli Usa mirano all'indebolimento di Russia e Cina, con quello che ne deriverebbe anche in termini economici, energetici e geo politici, questo attacco avrà vari effetti, ad esempio impadronirsi dell'import export con aree di Africa, Asia e Latino America, soppiantare Russia e Cina anche  nelle esportazioni di armi verso Asia e Africa

E intanto,  la spesa militare globale ha raggiunto il suo massimo dal 1949 e nel 2021 ha superato i 2mila miliardi di dollari, cifra destinata ad essere superata ulteriormente nei prossimi anni


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