349 morti sul lavoro in 4 mesi!
Anche in periodo di Covid-19 continuano le morti sul lavoro OGGI GIOVEDÌ 30 APRILE ALLE 23.26 I MORTI SONO 349 .........💀💀💀👷👷👷👷👷👷👷👷👷👷👷👷👷👷👷👷👷👷👷👷👷👷👷👷👷👷👷👷👷👷👷👷👷👷👷👷👷👷👷👷👷👷👷👷👷👷👷👷👷
Il lavoratore non è una macchina di proprietà del padrone 349 morti sui luoghi di lavoro dall’inizio dell’anno.
Si continua a morire sul lavoro, continuano gli infortuni e le malattie contratti nei luoghi di lavoro.
Non bastano il cordoglio e la solidarietà, non è sufficiente la filiera della sicurezza nei luoghi di lavoro che alla fine piega gli stessi rappresentanti dei lavoratori alla sicurezza a sposare le logiche e gli interessi dei datori trasformando un ruolo sindacale da conflittuale a collaborativo.
È tempo di rimettere al centro la salute e la sicurezza a partire dagli orari di lavoro, dalla cancellazione delle deroghe ai contratti nazionali, dalla adozione di un sistema sanzionatorio serio ed efficace contro le inadempienze padronali. È tempo di rimettere la riduzione dell'orario di lavoro a parità di salario al centro delle nostre rivendicazioni al pari di una riduzione dell'età pensionabile (senza la decurtazione dell'assegno previdenziale) ampliando la lista dei lavori usuranti.
Il lavoratore non è una macchina di proprietà del padrone 349 morti sui luoghi di lavoro dall’inizio dell’anno.
Si continua a morire sul lavoro, continuano gli infortuni e le malattie contratti nei luoghi di lavoro.
Non bastano il cordoglio e la solidarietà, non è sufficiente la filiera della sicurezza nei luoghi di lavoro che alla fine piega gli stessi rappresentanti dei lavoratori alla sicurezza a sposare le logiche e gli interessi dei datori trasformando un ruolo sindacale da conflittuale a collaborativo.
È tempo di rimettere al centro la salute e la sicurezza a partire dagli orari di lavoro, dalla cancellazione delle deroghe ai contratti nazionali, dalla adozione di un sistema sanzionatorio serio ed efficace contro le inadempienze padronali. È tempo di rimettere la riduzione dell'orario di lavoro a parità di salario al centro delle nostre rivendicazioni al pari di una riduzione dell'età pensionabile (senza la decurtazione dell'assegno previdenziale) ampliando la lista dei lavori usuranti.
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