Martedi' 21 Aprile si è tenuta l'assemblea su piattaforma telematica con la partecipazione di lavoratori\trici
- delle cooperative
- dello spettacolo
- della scuola
- degli appalti pubblici
- del pubblico impiego
- precari\e
Erano presenti delegati\e di Sgb di Pisa, Roma e Venezia e della Confederazione Cobas di Pisa
Numerosi interventi per riaffermare
- la necessità di coordinamenti di settore per costruire piattaforme condivise con rivendicazioni comuni, consapevoli che nelle prossime settimane molti posti di lavoro saranno a rischio, soprattutto se precari e a tempo determinato per non parlare degli intermittenti esclusi dagli ammortizzatori sociali
- Fase due? Solo se saranno salvaguardati salute e sicurezza della forza lavoro
- la non penalizzazione economica delle lavoratrici e dei lavoratori in smart, la fase due non sia l'occasione per ridurre i salari, applicare contratti peggiori e spianare la strada agli appalti al ribasso con meno ore\salario\tutele
Che cosa vogliamo allora?
- una campagna per ridurre l'orario di lavoro a parità di salario soprattutto in epoca di contagio : lavorare meno per lavorare tutte\i visto che il lavoro a casa determina per altro un aumento della produttività
- limitare il potere del capitalismo della sorveglianza che rappresenta un sistema di controllo sui movimenti sociali e sindacali contraendo i già esigui spazi di democrazia e libertà collettiva\individuale
- aprire vertenze territoriali per rivendicare salario e lavoro, rivedere, come previsto anche dal decreto Cura Italia, le modalità di gestione dei servizi socio educativi con accordi tra committente e appalti per consentire a lavoratrici e lavoratori di tornare al 100% del loro salario
- una campagna per scongiurare ulteriori riduzioni salariali soprattutto negli appalti perchè la logica dei ribassi ha condannato troppi\e di noi alla miseria e a condizioni di vita e lavorative non dignitose
- salvaguardare contratti a tempo determinato e intermittenti che nelle prossime settimane saranno colpiti e soggetti a riduzione
- confermare gli ammortizzatori sociali di Marzo ma aumentandone gli importi, costruire percorsi unitari e trasversali che rimettano al centro il ruolo conflittuale della forza lavoro
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