Vi spieghiamo perchè dovremmo ripensare e riorganizzare i servizi. art 48 è una opportunità!
La chiusura di scuole e nidi per il contagio dovrebbe indurre Enti locali e cooperative\aziende appaltatrici a rivedere modalità di gestione dei servizi stessi.
Lo prevede l'art 48 del decreto Cura Italia che offrirebbe la possibilità di ripensare le stesse modalità di organizzare servizio.
La chiusura di scuole e asili nido, da fine febbraio, per l’epidemia da coronavirus ha aperto innumerevoli contraddizioni all'interno delle cooperative (tra chi lavora e chi è in cassa o perfino in ferie forzate) alimentando le differenze tra dipendenti comunali e degli appalti. Dal canto loro i Comuni hanno bloccato il pagamento delle rette a carico delle famiglie per nidi, mense e trasporto scolastico o hanno riconosciuto bonus\accredito a chi aveva già pagato.
Questa è la situazione, da una parte gli enti locali si presentano come virtuosi e dalla parte dei cittadini, dall'altra gli appalti sono praticamente fermi e il personale inutilizzato. E se il personale comunale conserva tutele reali, ben diverso è il discorso per chi lavora negli appalti. Che fare allora? L'applicazione dell'art. 48 non è una mera provocazione ma una opportunità reale che Enti locali e cooperative dovrebbero prendere in esame ripensando modalità di erogazione dei servizi e di gestione del personale.
Le minori entrate dei Comuni come saranno gestite? Da una parte abbiamo chiesto il pagamento di tutte le spettanze per dare liquidità alle ditte in appalto e permettere loro di anticipare la cassa integrazione ma tuttavia le richieste dovrebbero essere ben altre. E quali? Assicurare il 100% del salario a prescindere dall'ammortizzatore sociale che nel migliore dei casi arriva all'80 % di buste paga per lo piu' part time. Allo stesso tempo lo Stato compenserà i soldi mancanti agli Enti locali?
Perchè non sostenere il servizio a domicilio o a distanza? Capiamo quanto sia difficile garantire la presenza fisica degli educatori ad esempio nei servizi della disabilità, possiamo anche avere dei dubbi sui servizi a distanza ma perchè non sperimentare l'attuazione dell'art 48?
Possiamo pensare a contributi Regionali e statali, contributi a fondo perduto per le spese ineludibili e sgravi fiscali, resta il fatto che la mancata riapertura dei nidi e delle strutture dovrebbe indurre stazione appaltante e appaltatore a un ragionamento ben diverso, a non vivere alla giornata ma a pensare a modalità diverse di gestione dei servizi. Ecco spiegata la importanza dell'art 48 del Cura Italia
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